Sebbene sia solo il 2021, questo decennio appena iniziato (non nel migliore dei modi) si preannuncia come quello che vedrà l’umanità e i computer interagire in modi finora impensabili. I ricercatori hanno fatto un altro piccolo passo avanti nell’immenso progetto che mira alla fusione tra mente e macchina.
Oggi la scienza è stata in grado di inviare i primi segnali wireless a spettro completo dal cervello umano ai computer. The Independent ha riferito della svolta: la notizia vede gli scienziati di BrainGate impegnati sempre di più ad aiutare le persone con paralisi a riprendere il controllo delle loro vite ed a gestire gli ambienti attorno a loro. L’organizzazione no profit composta da neuroscienziati, ingegneri e altri professionisti afferma che il collegamento wireless tra persone paralizzate e computer ‘migliorerà l’indipendenza e ripristinerà la comunicazione in assenza di movimento fisico’.
La nuova interfaccia wireless cervello-computer (Brain-Computer Interface, BCI) dei ricercatori BrainGate viene sistemata sulla testa del paziente; consente ad esso di inviare segnali cerebrali ai computer, con la strabiliante risoluzione del singolo neurone. Significa che il sistema è così sensibile che può captare l’impulso elettrico di una singola cellula cerebrale.
‘Abbiamo dimostrato che questo sistema wireless è funzionalmente equivalente ai sistemi cablati che sono stati lo standard nelle prestazioni BCI per anni’, ha detto John Simeral, assistente professore di ingegneria presso la Brown University e membro del consorzio di ricerca BrainGate. ‘I segnali vengono registrati e trasmessi con una fedeltà simile, il che significa che possiamo utilizzare gli stessi algoritmi di decodifica che abbiamo utilizzato con le apparecchiature cablate’, ha aggiunto l’ingegnere.
Per quanto riguarda la funzionalità, il nuovo BCI wireless di BrainGate consente agli utenti di puntare, fare clic e digitare su computer standard. E sebbene questi siano solo comandi di base consentono ai ricercatori di raccogliere dati critici; in particolare, il modo in cui i neuroni degli utenti si attivano mentre scrivono o muovono gli occhi. Da notare che il BCI può anche raccogliere dati mentre gli utenti dormono.
Mentre il team di ricerca BrainGate continua a testare il suo BCI wireless afferma anche che i suoi algoritmi di decodifica continueranno a migliorare. Ciò consentirà un ripristino molto più intuitivo e affidabile della comunicazione e della mobilità per le persone con paralisi.
Tutto questo ovviamente è un progetto nobile e necessario, eppure non possiamo fare a meno di interrogarci sull’aspetto più fantascientifico di tale tecnologia, volando con la mente alle distopie cyberpunk più estreme.
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