CHARLIE HEBDO colpisce ancora!
Due vignette e succede il finimondo!
Proviamo fare un po’ ordine:
dell’attentato alla redazione del giornale satirico (ora, “satirico”, è si un aggettivo ma, soprattutto, una “dichiarazione di intenti”… Per i più distratti, vuol dire “attenzione qui si fa satira”) e dell’ondata di indignazione e di cosa abbia significato il motto “JE SUIS CHARLIE” non credo ci sia bisogno di parlare.
Tutti sulla barca di CHARLIE, tutti difensori a spada tratta del diritto alla satira, tutti illuminati e moderni, tutti tolleranti e disponibili… Però… Fammi guardare meglio… Fermi tutti… Questa non è satira!
CHARLIE ha pubblicato due vignette, due orribili vignette, due vignette che non mi fanno ridere (ma non è scritto da nessuna parte che la satira debba per forza far ridere) due vignette che mi fanno, si, anche arrabbiare ma, è questa la notizia, CHARLIE non ha bisogno della mia approvazione (ne di quella di nessun altro) per pubblicarle.
Forse qualcun altro, affrontando argomenti simili (basta guardare il paio di esempi che accompagnano questa mia “esternazione”) è riuscito a restare in punta di fioretto invece che usare la lama della mannaia brandita abitualmente da CHARLIE, ma non parliamo di buongusto, però…
Vi prego…
Non dopo quello che ho visto e sentito…
Dopo le dirette, le inutili dirette, per rubare un’intimità violata a chi ha perso tutto e dopo le foto, i selfie, l’opportunismo, gli indici di ascolto e compagnia cantando i primi a perdere il diritto a pretendere il buongusto siamo proprio noi…
Ma tant’è:
CHARLIE ha offeso l’italico spirito nazionalpopolare!
Al rogo! Al Rogo!
E allora abbiamo rispolverato il patrio orgoglio e… Addosso ai Mangiarane!
Mi dispiace ma non ci riesco, scusate ma mi tiro fuori da tutto questo, il mio spirito si ribella e seppur “colpito e affondato” da quelle due “strisce maledette” (che non mi piacciono, non mi piacciono, non mi piacciono… spero si sia capito) io continuo ad essere CHARLIE.
Continuerò a essere CHARLIE perché credo che chiunque abbia un’idea, qualsiasi idea, debba avere anche il diritto di esprimerla.
Continuerò a essere CHARLIE perché credo che chi esprime un’idea debba, poi, dare a chiunque altro il diritto di contestarlo per quell’idea.
Continuerò a essere CHARLIE perché sono stanco di un paese che si indigna per dei fumetti (che quando “lor signori” vogliono sono una forma d’arte piuttosto che spazzatura…) e non per le scuole crollate
Continuerò a essere CHARLIE perché detesto i “cacciatori di visibilità” prima tutti esperti in faglie, bradisismo e geologia ora sociologi e critici d’arte, pronti a dispensare “illuminate” opinioni ma, abbiate pazienza, “ne riparliamo dopo la pubblicità…”
Ecco perché In modo nerd (siamo su Il Bosone, no?) e professorale (d’altra parte se lo meritano, giusto?) invito ogni nuovo adepto della Santa Inquisizione, prima di impugnare tenaglie e corda, a fasi un giro sul sito del dizionario della lingua italiana Treccani a leggersi la definizione di satira (attenzione! Non ci sono disegni, bisognerà impegnarsi un po’…).
E fatelo con attenzione, perché domani interrogo!
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