Nel nuovo Doodle dedicato al mondo di noi videogiocatori, si festeggia l’82esimo compleanno di Jerry Lawson, niente di meno che il padre fondatore di tutto ciò che oggi conosciamo come “la cartuccia” o “il disco” dei videogiochi.
Jarry Lawson nato negli anni ’40 a Brooklyn, è dal ’70 che inizia a stupire il mondo con le sue idee innovative facendosi spazio così in una realtà dove la carriera per un afroamericano era solo un lontano sogno.
Formatosi come ingegnere informatico, a 30 anni entra nella Fairchild Semiconductor e 5 anni dopo, nel 1975, farà uscire dal suo garage il primo arcade a gettoni della storia, “Demolition Derby”; grazie al quale venne promosso a ingegnere capo ed ebbe la possibilità di collaborare con Steve Jobs e Steve Wozniak, giusto le due figure che misero in piedi il colosso dalla mela morsicata, Apple.
La vera svolta verso le home console l’abbiamo nel ’76 quando progettò la Fairchild Channel F la prima console in assoluto con la capacità di intercambiare le cartucce tra di loro, prima di allora il software era strettamente legato al suo hardware.
È dunque grazie a Larry se oggi possiamo godere delle home console proposte dalla Microsoft, Sony e Nintendo, grazie alla passione viscerale che Lawson aveva verso i videogiochi e che riuscì a sfondare le limitazioni hardware dell’epoca.
Google lo vuole ricordare con ciò che più amava, i videogames, con tre giochi progettati da tre artisti e game designer americani: Davionne Gooden (creator di “She dreams elsewhere”), Momo Pixel e Lauren Brown.
Che storia quella di Larry, un afroamericano che nonostante vivesse in un mondo dove la meritocrazia virava in base alla razza, lui riuscì lo stesso a sognare oltre il concetto base del videogioco portando divertimento e gioia nelle case di grandi e piccini.
Grazie Larry.
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