Premettendo che non sono un patito di giochi di corsa, pur nella mia ignoranza del genere sono riuscito ad apprezzare questo gioco. Non è una simulazione accurata nè tantomeno un gioco difficile da gestire. E’, a mio parere, un prodotto perfettamente bilanciato fra difficoltà e divertimento.
Prato, pista o montagne russe?
Partiamo dal comparto grafico: niente di entusiasmante ma il gioco ha ormai una certa età. E diciamocelo, a che serve il particolare se deve tutto scorrere via veloce come il vento sugli spoiler della nostra macchina da corsa? La grafica c’è e fa il suo dovere, questo è quello che davvero conta. Carina la possibilità di abilitare la versione 3D vecchio stile compatibile con gli occhiali con le lenti rossa e blu.
Il gameplay è immediato, intuitivo ed immediatamente gratificante. Il livello di sfida è ben bilanciato e progressivo. Le mappe sono affrontabili anche in modalità giocatore singolo con un utile approccio a livello di difficoltà. Sulle mappe ci possono solo essere parole di apprezzamento: sono tante e molto varie per lunghezza, modalità di gioco (a giri o meno), livello di acrobazia o precisione richieste. Inoltre poter provare le mappe in modalità giocatore singolo permette di fare pratica, ricordarsi esattamente il tracciato e provare ad affrontare in modi diversi la maledetta curva che ti frega sempre. A rendere ancora più appetibile la modalità giocatore singolo è la presenza di medaglie (bronzo, argento ed oro) in base al tempo di completamento del livello. Utili e carine le macchine “fantasma” che ti mostrano il tuo giro precedente e quello corrispondente alla medaglia che hai deciso di battere. Non so, ma dubito che la fisica sia perfettamente rispettata. In ogni caso ricordo che questo non è un gioco di simulazione di corse e che quindi la “licenza poetica” è più che giustificata.
Gravità? Un optional per poppanti!
La manovrabilità è buona, ti permette di non frustrarti immediatamente ma dopo qualche giro capisci da solo che l’orientamento della macchina prima di un salto o il punto preciso dove prendere la curva sono dettagli importanti e che fanno decisamente la differenza. Questo per me è un segnale molto importante perchè dimostra come sia possibile creare un gioco in cui i neofiti o i casual gamers non vengano scoraggiati da meccaniche complessse o difficoltà insormontabili, ma allo stesso tempo si dia la possibilità agli hardcore gamers ed a chi vuole eccellere di perfezionarsi fino a prendere la curva esattamente come vuole.
I “duchi di Hazzard” non avrebbero saputo fare di meglio!
Assieme al gioco (gratuito) c’è un editor di mappe ed il gioco è aperto al modding ed ai contributi della comunità. E’ nato e persiste un intero mondo di servers, mods, tornei, video e piste che è interessante e vale la pena esplorare.
L’ audio è più che adatto, la colonna sonora di sottofondo riesce a trasmettere l’urgenza e l’eccitazione della gara senza fare da ansiolitico, ed allo stesso tempo non è così fiacca da addormentare.
I settaggi sono vari e approfonditi senza essere eccessivamente particolareggiati, e permettono di modificare sostanzialmente l’esperienza di gioco sia sotto l’aspetto grafico e dei requisiti tecnici (buona scalabilità) sia per quanto riguarda il gameplay.
Il mio consiglio? Decisamente giocatelo, ne vale la pena.
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