Pronunci “slot machine” e immediatamente immagini un casinò che hai visitato durante uno dei tuoi viaggi, oppure alle versioni digitali online disponibili in app. Solo a pochi potrebbe venire in mente di associare le slot machine alla fisica e alla matematica, eppure è proprio a queste due discipline che si deve la loro esistenza.
Tanta è la fisica in una slot machine di quelle che troveresti a Las Vegas: a partire dalla meccanica utilizzata per far girare i rulli come nelle slot di una volta, passando per i principi dell’elettromagnetismo che sono alla base del funzionamento delle schede elettroniche attraverso le quali passano gli impulsi elettrici che “decretano” la vincita o la perdita nelle versioni più moderne.
La matematica e le macchine mangiasoldi
E poi, ovviamente, c’è la matematica! Chi ha familiarità con il gioco è a conoscenza dell’algoritmo RNG (Random Number Generator) con il quale la slot machine combina, in modo del tutto casuale, la serie di oggetti e numeri sui rulli.
Inoltre, le slot devono tenere conto del RTP (Return to Player) cioè del ritorno al giocatore. Questo valore viene calcolato in base a quanto stabilito dalle normative di legge, che in Italia corrisponde a un valore uguale o maggiore al 90%. Significa che una slot deve garantire al giocatore il 90% di probabilità di vincita a ogni puntata.
Dunque potrebbe bastare conoscere la fisica delle slot machine e un po’ di matematica avanzata per trovarne i trucchi più appropriati e vincere sempre? L’approccio più appropriato è in realtà quello di chi si mette alla ricerca dei segreti delle slot e delle opportunità di vincita che possono offrire, tra cui le funzioni speciali, i giri gratuiti, vincite raddoppiate e la cosiddetta “modalità a cascata” che può generare un ciclo positivo di vincite concatenate.
Parliamo sempre di matematica e di statistica, poiché tutte queste possibilità di vincere a una slot machine vengono stabilite secondo regole di matematica alla luce delle normative vigenti.
Come vengono generati i numeri casuali?
Fisica e matematica si fondono in una slot machine moderna nel momento in cui il giocatore compie la prima azione per tentare la fortuna. L’algoritmo RNG si basa su appositi sistemi hardware che generano numeri casuali utilizzando il rumore elettromagnetico.
Per comprendere il meccanismo immagina il display di un televisore analogico che proietta tanti puntini neri e bianchi, dove i puntini neri equivalgono allo 0 e i bianchi al numero 1. I puntini, cioè i pixel, vengono convertiti in 0 e 1 per poi essere trascritti in un documento di testo che restituisce il numero casuale della giocata.
Proseguendo il gioco di interazione tra le slot e la scienza ricordiamo che lo studio sistematico del calcolo delle probabilità deve proprio al gioco d’azzardo il suo inizio. Tra i primi a occuparsene il matematico italiano Girolamo Cardano nel 1500 (accreditato come un appassionato di gioco). Nel 1654, poi, per risolvere alcuni problemi relativi al gioco dei dadi, i matematici Blaise Pascal e Pierre de Fermat si scambiarono alcune lettere decisive per lo sviluppo successivo del calcolo probabilistico.
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