Le sigarette elettroniche sono dispositivi ormai entrati nell’utilizzo quotidiano di moltissime persone in Italia e non solo, ma di cui probabilmente in pochi conoscono la storia e il funzionamento. Il primo brevetto della sigaretta elettronica risale addirittura al 1965, quando a depositarlo è lo statunitense Herbert A. Gilbert, ma in realtà questo dispositivo vede la luce per la prima volta in Cina nel 2003: fu Hon Lik, farmacista cinese, a depositare il primo brevetto della sigaretta elettronica. L’obiettivo dichiarato era quello di offrire ai fumatori un’alternativa al consumo di sigarette tradizionali per assumere nicotina senza però dover bruciare il tabacco, quindi con meno rischi per la salute.
Il lancio sul mercato di questo dispositivo avviene solo un anno dopo, nel 2004, con un successo immediato riscosso in Cina e subito allargatosi al resto del mondo. A quasi vent’anni di distanza, il mondo delle sigarette elettroniche è cresciuto enormemente, con la conseguenza che in molti non sanno bene come orientarsi; ecco perché è interessante sapere qualcosa in più riguardo all’e-cig.
Come funziona la sigaretta elettronica?
In generale, le sigarette elettroniche sono solitamente scomponibili in più parti: una batteria che fornisce l’energia, un meccanismo riscaldante che la impiega per vaporizzare il liquido, un alloggiamento per quest’ultimo detto cleromizzatore e un bocchino. Esistono diversi tipi di sigaretta elettronica con variazioni per quanto riguarda forma, prestazioni e resa aromatica, ma ciò che le accomuna tutte è che hanno la caratteristica di permettere al fumatore di inalare vapore senza dover ricorrere alla combustione di tabacco.
Su internet si possono trovare varie guide esaustive che parlano del funzionamento delle sigarette elettroniche, che a dire il vero sono strumenti piuttosto semplici: con la pressione di un tasto o tramite un sistema automatico il fumatore avvia la sigaretta elettronica, in cui la batteria alimenta un atomizzatore che contiene una resistenza preposta al surriscaldamento di un certo materiale grazie al quale poi la soluzione liquida evapora. Il risultato è che il vapore che si crea viene veicolato attraverso il bocchino per essere aspirato e poi espulso dall’utilizzatore, dandogli la stessa sensazione e gestualità di una sigaretta tradizionale; la resa visiva in alcuni modelli viene tra l’altro migliorata dall’accensione di un led posto all’estremità del dispositivo opposta a quella da cui si inala, simulando in questo modo la combustione del tabacco.
Nel corso degli anni l’avanzamento della tecnologia ha permesso di implementare funzioni più comode e di realizzare design più accattivanti, ma il funzionamento delle sigarette elettroniche è rimasto più o meno invariato nei procedimenti che avvengono all’interno del dispositivo; ciò che può fare la differenza da un utilizzatore all’altro è il tipo di liquido, visti i diversi tipi di aroma esistenti sul mercato.
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