Sembra uno spettacolo uscito da Frozen 2, ma è reale, naturale e, beh, spettacolare proprio come se fosse stato disegnato in computer grafica.
Per ottenere un paesaggio da fiaba non serve necessariamente la Pixar a quanto pare, basta farsi un giro nel nord america verso il periodo di transizione tra l’inverno e la primavera.
Credo che vi sia già capitato di sentir pronunciare il nome del Lago Michigan, dato che si tratta di uno dei bacini acquatici più grandi del nord america, e in particolare il più grande che si trova interamente negli stati uniti. Secondo per volume e terzo per dimensione tra i cinque grandi laghi che danno il nome ad una ben precisa zona geografica americana, ha sulle sue sponde città piuttosto grandi come Chicago e Milwaukee ed ospita quasi dodici milioni di persone.
Lago Michigan: un maestoso disgelo
La zona, un tempo abitata dagli indiani Hopewell e poi da quelli del late Woodland, è nota per venire a volte attraversata dal Polar Vortex, una banda di forti venti che provengono dalla regione artica. Quando questo accade la regione dei grandi laghi raggiunge temperature minime bassissime, che si avvicinano ai -30°C. Essendo del vento a causare questo freddo però, l’acqua del lago si increspa e le onde formano delle sorte di collinette di ghiaccio che restano fino allo scongelamento.
Ed è per questo che quando arriva la primavera si ottiene uno spettacolo maestoso. Il ghiaccio si comincia a scogliere, e il movimento dell’acqua ne spinge le lastre in superficie frammentandole in pezzi e creando uno spettacolo che sembra davvero l’effetto della magia di Elsa in un film disney.
Vi direi quindi che se volete farvi una vacanza in nord america probabilmente i primi mesi primaverili possono regalarvi uno spettacolo unico e bellissimo… Purchè teniate a mente, come la guardia costiera statunitense non si scorda mai di ripetere, che il ghiaccio in fase di rottura è una superficie estremamente pericolosa, e che osservare da lontano è probabilmente il corso d’azione migliore, se si vuole evitare di avere brutte sorprese.
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