La produzione di ossigeno su Marte è sempre stata una sfida imponente per gli scienziati, data la natura ostile dell’ambiente marziano. Tuttavia, recenti sviluppi hanno aperto nuove strade verso la realizzazione di questo obiettivo ambizioso. Un team cinese, sfruttando le competenze di un algoritmo di intelligenza artificiale, ha dimostrato che è possibile produrre ossigeno sul Pianeta Rosso utilizzando materiali trovati in loco.
La produzione di ossigeno su Marte è possibile ed è stato scoperto dall’intelligenza artificiale
L’esperimento NASA MOXIE, portato su Marte dal rover Perseverance, aveva già dimostrato la fattibilità di produrre ossigeno su Marte. Ma il nuovo approccio cinese si distingue per l’uso di materiali marziani nativi. L’AI ha analizzato la composizione di meteoriti provenienti da Marte, identificando molecole potenzialmente utili come catalizzatori per la reazione di evoluzione dell’ossigeno (OER).
Questi catalizzatori sono fondamentali per convertire l’acqua in ossigeno, sfruttando l’energia solare. Nonostante l’acqua non sia abbondante su Marte, la presenza di depositi rende questo processo praticabile.
Utilizzando tecniche avanzate come la spettroscopia laser, l’AI ha esaminato cinque tipi di meteoriti marziani, scoprendo i catalizzatori più efficaci. Qualche dettaglio tecnico: la macchina, precedentemente addestrata con simulazioni di 30.000 idrossidi, ha selezionato le molecole ottimali per il catalizzatore OER.
Il materiale derivato dai meteoriti è stato poi testato con risultati promettenti: il catalizzatore ha funzionato in modo stabile per oltre 550.000 secondi (quasi 6 giorni e 9 ore), a temperature sotto lo zero, tipiche del clima marziano.
L’algoritmo ha fatto un miracolo
Questo risultato rappresenta un balzo in avanti nella ricerca spaziale. La possibilità di produrre ossigeno in loco su Marte ridurrebbe significativamente i costi e la complessità delle missioni spaziali future. Inoltre, l’AI ha identificato oltre 3 milioni di formule possibili, un compito che avrebbe richiesto 2.000 anni di lavoro umano, completandolo in soli due mesi. Questo esemplifica il potenziale rivoluzionario dell’AI nella ricerca scientifica.
Il Professor Jiang Jun, uno dei tre capi del team, ha sottolineato che questa tecnologia rappresenta un passo importante verso il sogno di vivere su Marte. Inoltre, le applicazioni di questa ricerca non si limitano all’esplorazione spaziale; il team sta già esplorando come l’AI possa affrontare sfide chimiche più terrestri.
Fonte | Nature – Automated synthesis of oxygen-producing catalysts from Martian meteorites by a robotic AI chemist
Ti è piaciuto questo articolo? Dicci cosa ne pensi nei commenti qui sotto o esplora altri contenuti dal nostro menù!
Hai una storia da raccontare o un'opinione da condividere? Mandaci il tuo articolo scrivendoci a [email protected].
Vuoi unirti al nostro team e collaborare con noi? Scopri come candidarti alla pagina dedicata: collabora.