La lampadina centenaria che sfida il tempo: accesa da più di un secolo senza mai bruciarsi

Ci troviamo da decenni in un’epoca in cui ogni oggetto che possediamo è destinato a una vita effimera. Obsolescenza programmata direbbe qualcuno, ma in realtà anche scarsa qualità dei materiali di fronte ad un aumento necessario di costi di produzione. Insomma: un cane che si morde la cosa. Eppure che è una luce (nel vero senso della parola) in fondo al tunnel: la lampadina centenaria, ovvero quella che da 120 anni non si spegne mai e non ha intenzione di farlo.

La lampadina centenaria è la più longeva del mondo: accesa da oltre 120 anni e mai sofferto di blackout

Ma come è possibile che una lampadina duri così a lungo? Il segreto risiede nella sua costruzione unica. A differenza delle moderne lampadine a incandescenza, che utilizzano un filamento di tungsteno, lei è dotata di un filamento in carbonio, un materiale notevolmente più resistente.

Inoltre, il bulbo è stato soffiato a mano e sigillato in un ambiente sottovuoto, condizioni che hanno minimizzato il degrado dei componenti interni nel corso dei decenni.

Gli esperti ipotizzano che anche l’uso continuo abbia contribuito a questa eccezionale longevità. Contrariamente a quanto l’intuizione suggerirebbe, infatti, le lampadine tendono a danneggiarsi maggiormente quando vengono accese e spente frequentemente, a causa degli stress termici subiti dal filamento. Lei invece è rimasta sempre accesa, evitando così questi cicli di usura.

lampadina centenaria

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Ma la storia della cosiddetta Centennial Light non è solo una curiosità tecnologica. Solleva interrogativi sulle attuali strategie di produzione, orientate più ad una pratica mirata a far sostituire un prodotto dopo un arco temporale più o meno breve che alla durata nel tempo.

E se le lampadine moderne fossero progettate per durare molto più a lungo di quanto non facciano attualmente? Questa domanda apre scenari interessanti, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico e sociale.

Prodotti più duraturi potrebbero ridurre l’impatto dei rifiuti, risparmiare risorse preziose e cambiare il modo in cui percepiamo e utilizziamo la tecnologia nella nostra vita quotidiana.

Gianluca Cobucci

La sua vita è cambiata quando ha letto una frase di William Edwards Deming: "Senza dati sei solo un'altra persona con un'opinione". Da quel momento ha iniziato a leggere e approfondire perché ha fame di conoscenza. Sa a memoria "Il Silmarillion" e cerca di diventare uno Jedi.
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