Lamù: tutto quello che non sapete sulla Ragazza dello Spazio

Bikini tigrato, corna da Oni, sguardo che abbaglia e capelli verdi: quali figli degli anni ’80 e ’90 non hanno avuto le palpitazioni alla vista di Lamù?

Urusei Yatsura, in Italia Lamù, la ragazza dello spazio, è stato il trampolino di lancio nel 1981 per la famosa mangaka Rumiko Takahashi, la rinominata Regina dei Manga, ha spopolato rapidamente al suo arrivo nel 1983 in Italia, tanto da rimanere un’icona unica nel suo genere, riuscendo a vincere contemporaneamente l’ambitissimo premio Shogakukan nelle categorie shounen – manga per ragazzi – e shojo – manga per ragazze.

lamù
“Tesoruccio, cosa stai facendo?!” E giù scariche di energia elettrica contro il “povero” Ataru.

L’anime, molto longevo, ha accompagnato diverse generazioni di giovanissimi verso cartoni più maliziosi e sempre molto divertenti per ben 195 episodi e diversi lungometraggi.

Esploriamo insieme le curiosità sulla serie animata di Lamù!

Citi tu che cito anch’io

L’universo di Lamù è ricco di citazioni da altre opere, ma partiamo dall’ispirazione da cui è nato tutto: sembra che la Takahashi si sia ispirata, per l’aspetto della nostra eroina elettrica, alla modella Agnes Lum, nota modella e indossatrice di bikini dell’epoca in Sol Levante.

Agnes Lum
Agnes Lum. Sì, beh, “un paio” di punti in comune con la ragazza dello spazio li si trova facilmente…

Ricchissime le citazioni a Star Wars e Star Trek tra i vari personaggi dello spazio, ed il bello è che la cosa è ambivalente: nella serie Star Trek: the Next Generation il mondo di Lamù viene citato, di sfondo, in diversi episodi. Del resto, nessuno resiste al fascino di Lamù.

star trek cameo
Sembra proprio che l’Enterprise abbia nella lista degli incontri diplomatici intergalattici anche quello con la SS Urusei Yatsura!

Infinite sono anche le citazioni dal mondo dell’animazione contemporanea: da l’Incantevole Creamy all’Uomo Tigre, passando per Ken Il Guerriero, se la situazione lo permette, perché non sconfinare? E così è stato per tutta la durata dell’anime!

Modifiche in corso d’opera per i fan di Lamù

L’adattamento da manga ad anime per la serie di Lamù subì non pochi cambiamenti, questo per venire incontro tanto ai fan, quanto agli animatori.

La prima, terribile, verità che dovremo tutti accettare prima o poi è che la ragazza dello spazio non ha i capelli verdi, bensì multicromatici e dai riflessi splendenti: la cosa avrebbe contemporaneamente fatto impazzire gli animatori e fatto calare diottrie nei giovani telespettatori. Una bugia a fin di bene, insomma.

urusei yatsura
La scelte del verde per i capelli è stata una scelta necessaria, ammettiamolo.

Altra variazione importante è stata la presenza nella storia principale di Ten, il dolcissimo cuginetto sparafuoco di Lamù: il personaggio era stato inserito in un paio di storie di cornice nel manga, ma piacque così tanto ai fan da essere piazzato praticamente in ogni storyboard.

Stessa cosa è successa ai compagni di classe di Ataru Moroboshi, gli Stormtropper di Lamù, grandi fan della ragazza, pronti a percuotere il protagonista maschile ogni volta che si spinga più in intimità con la sua fidanzata aliena. Questi personaggi appaiono sporadicamente nel manga, ma risultano invece una punizione costante per il povero Ataru nella serie animata.

Quando i fan ti rendono la vita ancora più difficile del solito…

Una sigla in cerca di autore

Incredibile ma vero, la prima sigla italiana di Lamù, trasmessa fino alla fine degli anni ’90, sembra essere spuntata dal nulla. Sembra, infatti, che la melodia – nonostante i rumors nel settore, mai realmente verificati – non sia mai stata registrata alla SIAE, e che non se ne conoscano autori, compositori né il cantante.

In rete è ormai possibile recuperarne solo versioni editate dai fan, l’originale video sigla italiana è affidata solo a vecchi OAV presenti nelle case dei più sentimentali tra di noi.

https://www.youtube.com/watch?v=UodrR-8595I

Con un colpo degno di Lupin, al fine di motivare l’autore originale ad uscire allo scoperto, i Raggi Fotonici, famosi autori di molte sigle di cartoni (es. Fairy Tail) ne hanno registrato una loro versione, registrandola alla SIAE. La speranza è che l’autore X si palesi per far valere i suoi diritti, e se proprio non andasse così, almeno ci avremo provato!

Lamù: il primo di una grande serie di cult

Lamù, come abbiamo già detto, è stato il primo di una lunga serie di successi per la Takahashi, come ad esempio Ranma ½, Inuyasha, Rinne e Cara Dolce Kyoko (Maison Ikkoku). Proprio con quest’ultima saga è stato fatto un crossover con la ragazza dello spazio.

Insomma, ogni creazione un successo incredibile. Non per nulla, parliamo della Regina, una delle mangaka più ricche del Giappone.

Per quanto alcune di queste serie fossero divergenti, tra comicità, avventura e tensione, la combinazione vincente è sempre la stessa: una coppia di protagonisti si trovano in mezzo a mille peripezie, innamorandosi inevitabilmente l’uno dell’altro.

L’amore vince sempre, del resto, no?

ataru
Il fotogramma precedente a questo ha fatto perdere un filino di innocenza a tutti noi. Sappiamo bene quale sia, non è vero?

Attualmente è in produzione MAO, nuova serie della Regina dei manga, il format ricorda quello di Inuyasha, i protagonisti sempre due giovani in mezzo ai guai… ma sappiamo benissimo che la vedremo tutti, una volta resa animata.

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Alberto Di Maio

3xenne romano da sempre appassionato di fantasy, fantascienza e film d’animazione. Non basta? Ebbene, è anche otaku da quando ha imparato a leggere e metallaro da quando ha imparato ad “ascoltare”. Larper a tempo perso, DM di Dungeons&Dragons a tempo pieno, ma non parlategli delle nuove edizioni che diventa intrattabile. Nella vita quotidiana scrive cose sul settore energetico, pagandosi la bolletta parlando di bollette. Ridondante, nevvéro?
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