Lavanda, un tocco di Provenza: storia cura e proprietà

La lavanda è una pianta aromatica della macchia mediterranea, appartenente al genere Lavandula, oggi conosciuta per il suo profumo rilassante, per i caratteristici fiori viola e per le sue proprietà benefiche, che ci riporta, nell’immaginario comune, ai placidi infiniti orizzonti provenzali.

campi di lavanda
Campi di lavanda

Questo arbusto, ha però anche un passato simbolico, nel tempo le sono stati infatti attribuiti significati emblematici e poteri mistici; considerata sacra nell’antichità, simbolo di purezza e protezione, si credeva che il suo profumo allontanasse gli spiriti maligni.

Come prendersi cura della Lavanda

Di per sé la lavanda è un arbusto relativamente facile da gestire, se si osservano alcune semplici accortezze. Innanzitutto è bene prediligere posizioni soleggiate e terreni ben drenati, correggendo quelli argillosi con sabbia o compost. Inoltre, se fosse necessario un trapianto, per avere successo, la tempistica è cruciale: primavera e autunno, con climi miti, sono i periodi ideali, specialmente in zone con inverni rigidi dove è preferibile attendere la primavera, così la lavanda avrà tutto il tempo per rafforzarsi prima dell’arrivo del freddo. 

Prima del trapianto, conviene innaffiare abbondantemente la pianta per facilitare l’estrazione senza danneggiare le radici. Dopodiché si scava un cerchio ampio attorno all’arbusto, per poterlo rimuovere delicatamente senza nuocere all’apparato radicale e posizionalo in una buca grande il doppio del panetto di radici, con fertilizzante sul fondo.

A questo punto, una volta verificato che la superficie del panetto sia a livello del terreno, si riempie la buca, compattando leggermente e annaffiando abbondantemente. Nei primi tempi, il terreno deve rimanere umido e i fiori nuovi vanno potati per favorire lo sviluppo radicale; una leggera potatura autunnale stimolerà poi la crescita primaverile. Infine è preferibile non dividere mai la lavanda, quindi per nuove piantine, meglio optare per le talee.

La lavanda nel passato: un’aura di purezza e protezione

Nell’antichità, la lavanda era considerata una pianta sacra, simbolo di purezza e protezione, capace di allontanare gli spiriti maligni e purificare l’ambiente.Gli antichi Egizi utilizzavano la lavanda nei processi di mummificazione e per la preparazione di profumi e unguenti. I Romani ne apprezzavano le proprietà aromatiche e purificanti, utilizzandola per speziare l’acqua dei bagni e detergere le case. Nel Medioevo, veniva coltivata nei monasteri come medicamento e, qualche fascio veniva bruciato nei luoghi di culto, per creare un’atmosfera di sacralità e favorire la meditazione.

Lavanda essiccata e misticismo

Alcune tradizioni le attribuivano poteri divinatori, utilizzandola per indurre sogni profetici e visioni. Il colore viola, associato alla spiritualità, ha rafforzato il suo legame con il mondo mistico, rendendo la lavanda un simbolo di calma interiore e introspezione. Non si tratta quindi solo di una semplice pianta aromatica, ma anche di un elemento carico di significati, spesso utilizzato come ponte tra il mondo terreno e quello spirituale, un simbolo di purezza, protezione e connessione con il divino.

Un’amica per il corpo e la mente anche oggi

La lavanda ai giorni nostri è considerata un vero e proprio toccasana per il corpo e la mente, un’essenza dalle mille virtù. I suoi fiori essiccati profumano delicatamente armadi e cassetti, mentre l’olio essenziale, pilastro dell’aromaterapia, aiuta a rilassarsi, a combattere lo stress e a conciliare il sonno. Le sue proprietà antinfiammatorie, antisettiche e cicatrizzanti la rendono anche un rimedio naturale per piccoli fastidi. In cucina inoltre, si rivela un ingrediente versatile, capace di arricchire dolci e insalate con un tocco aromatico unico. In cosmetica, le sue proprietà lenitive e purificanti la rendono preziosa per la cura della pelle e dei capelli.

Oltre a ciò, anche oggigiorno permane il suo legame con il mondo spirituale, rafforzato dal colore viola, simbolo di meditazione, che la rende un alleato per la calma interiore e la pace mentale. Rifacendoci infine al significato dei fiori, la lavanda è simbolo di amore e ricordo, ed esprime affetto sincero e duraturo.

Un dono versatile e prezioso

In conclusione, la lavanda si conferma una pianta dalle mille sfaccettature, capace di arricchire la nostra vita in modi diversi. Dalla cura del giardino alla cosmesi, dall'aromaterapia alla cucina, la lavanda offre benefici tangibili per il corpo e la mente. Il suo legame con la storia e la spiritualità aggiunge un ulteriore livello di significato, rendendola un simbolo di purezza, protezione e amore. Che la si coltivi per il suo profumo, la si utilizzi per le sue proprietà terapeutiche o la si apprezzi per il suo valore simbolico, la lavanda è un dono prezioso della natura, un tocco di Provenza che possiamo portare nelle nostre vite.

Fonte: https://www.gardeningknowhow.com/edible/herbs/lavender/moving-a-lavender-plant.htm

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