Le lontre marine sono tra i mammiferi più piccoli dell’oceano, ma compensano la mancanza di grasso con una pelliccia densissima e un cervello sorprendentemente ingegnoso. Tra le loro strane abitudini ce n’è una che spicca: custodiscono la roccia preferita sotto il braccio. Non è un vezzo da collezionisti, ma un’abitudine tanto bizzarra quanto utile.
Come Doraemon hanno una specie di tasca che è anche la chiave del loro successo
L’alimentazione presenta un’altra serie di ostacoli: ricci di mare, molluschi, granchi. Preda dura, in tutti i sensi. Qui entra in gioco uno degli aspetti più affascinanti del loro comportamento: l’uso di strumenti. Le lontre non si limitano a cercare un sasso a caso sul fondo dell’oceano.
Molte scelgono una pietra specifica (per forma, dimensione e maneggevolezza) e la custodiscono nella tasca sotto l’avambraccio, portandola con sé durante le immersioni.
Non è raro osservarle usare quella stessa pietra per mesi, persino anni. Alcune la usano come incudine, posandola sul petto per frantumare conchiglie. Altre la impugnano come un martello per staccare le prede più ostinate dalle rocce. In casi ancora più sorprendenti, due strumenti vengono impiegati in tandem, rivelando una coordinazione sofisticata.

Un aspetto interessante è che gli esemplari femmina fanno affidamento sugli strumenti più dei maschi. Questo dato, emerso da diversi studi, è legato alle loro dimensioni più contenute e a una minore forza del morso. La pietra, per loro, è un’estensione del corpo, un mezzo per colmare un limite fisiologico.
Nel regno animale, usare strumenti è un comportamento riservato a pochi eletti: scimpanzé, delfini, corvi. Eppure, le lontre non solo entrano in questo club ristretto, ma lo fanno con uno stile tutto loro. Ma dopotutto non sono gli animali più intelligenti, anche se forse stanno tra le prime posizioni in classifica!
E non è solo questione di intelligenza. Le lontre marine hanno un ruolo chiave negli ecosistemi: mangiano i ricci di mare, che altrimenti devastano le foreste di kelp. Quando tornano in un habitat, l’intero equilibrio dell’area migliora. Più kelp, più biodiversità, più assorbimento di carbonio.
Insomma, la lontra non è solo simpatica, è anche un’alleata contro il cambiamento climatico.