Si parla spesso di film da consigliare nel periodo di Natale, di regali da comprare, di quale sorpresa fare ma, sempre più raramente, si vocifera su cosa leggere sotto l’albero (meglio se con una tazza di cioccolata calda e una coperta a farci compagnia). Anche se si tratta di una cosa non necessariamente nuova, anche se è il libro più sgualcito per le troppe volte che è stato aperto, certe volte l’atmosfera è così determinante nella percezione del messaggio della storia, da far sembrare il classico dei classici l’ultima fra le uscite in libreria. Perché i libri, quelli indimenticabili, hanno sempre qualcosa di diverso da dirci a seconda dell’età con cui ci rapportiamo loro, quasi a consolarci che no, non siamo vecchi, ma solo più “saggi”.
Ecco, quindi, una mini lista di libri da (ri)scoprire alla calda luce del Natale, per lasciarci avvolgere da quella magia che sa di amore e gentilezza.
1 – Come il Grinch rubò il Natale, del Dr Seuss.
Sì, sì, lo so: il Grinch potrebbe sembrare un consiglio decisamente scontato. Il fatto è che ben pochi sanno che il verde mostriciattolo dal cuore piccino brillantemente interpretato da Jim Carrey nell’omonimo film del 2000 è, prima di tutto, un racconto per bambini, scritto in versi rimati e pubblicato dallo scrittore e fumettista statunitense noto con lo pseudonimo di Dr. Seuss. Il Grinch odia il Natale, e nel tentativo di “rubarlo” finirà per capirne il vero e più profondo senso.
2- Un canto di Natale, di Charles Dickens.
Il classico dei classici, forse il più famoso libro di sempre sul Natale. Il protagonista, Ebenezer Scrooge, arido e spilorcio finanziere di Londra, odia il Natale (si veda sopra l’accenno al Grinch). Impassibile all’atmosfera festosa che lo circonda, lavora tutto il giorno della Vigilia; quella notte gli verranno in visita tre spiriti: gli spiriti del Natale passato, presente e futuro. Saranno loro a cambiare la vita di Ebenizer, a raccontargli il vero, profondo senso del Natale. Una storia commovente, breve, semplice, una pacata critica alla società, una fiammella di speranza.
3- Sogno di Natale e altri racconti, di Luigi Pirandello.
Non poteva certo mancare un autore nostrano: con questi nove racconti editi tra il 1896 e il 1935 Pirandello analizza con l’acume e l’originalità di prospettiva che gli erano propri non solo il Natale stesso, ma anche il modo in cui le persone si rapportano a tale festività e, dunque, alla divinità. Si passa così da una fede popolare ingenua e spontanea al distacco forzato della borghesia, con la vivacità propria di un continuo cambio di registri stilistici.
4– La notte prima di Natale, di Nikolai Gogol.
Risalente al 1831, “La notte prima di Natale” di Nikolaj Gogol non assomiglia per nulla ai poemi che ci hanno abituati a recitare durante la scuola elementare. Si tratta, piuttosto, di una commedia russa esilarante e oscura su un fabbro che combatte contro il diavolo per il suo vero amore, la sua città natale e la sua stessa anima. Una fiaba divertente e strepitosa, in grado di far affrontare lo spirito natalizio in modo del tutto esilarante.
5- Lettere di Babbo Natale, di John R. R. Tolkien.
Anche se in molti aspettano le vacanze per leggere tutto d’un tiro Il Signore degli Anelli, c’è un libro scritto da Tolkien più adatto alle feste, ed è la raccolta di lettere che scrisse per i suoi quattro bambini fingendosi Babbo Natale. Iniziò a farlo nel 1920, quando il suo primo figlio John aveva tre anni, e continuò per i 22 anni successivi. Arrivavano in lettere bianche con i francobolli delle Poste Polari, erano scritte a mano, piene di illustrazioni e raccontavano scenette divertenti sulle disavventure e le difficoltà che Babbo Natale doveva superare per consegnare i regali: la fuga delle renne, i bisticci con i goblin e un goffo orso polare che si arrampica sul Polo Nord, cade e gli sfonda la casa, come si legge in questa lettera del dicembre del 1925.
Miei cari ragazzi, sono tremendamente occupato quest’anno – quando ci penso la mia mano trema ancora più del solito – e non molto ricco. In effetti, sono successe cose terribili, alcuni regali sono stati danneggiati, l’Orso polare non era qui ad aiutarmi e ho dovuto cambiare casa proprio prima di Natale, quindi potete immaginarvi la situazione, e capirete perché ho un nuovo indirizzo, e perché posso scrivere una sola lettera indirizzata a entrambi. È successo questo: lo scorso Novembre, durante una giornata molto ventosa, il mio cappuccio è volato via ed è finito sulla cima del Polo Nord, dov’è rimasto incastrato.Gli ho detto di non farlo, ma l’Orso Polare si è arrampicato su fino all’esile cima per riprenderlo – e ce l’ha fatta. Il Polo si è spezzato a metà ed è caduto sul tetto di casa mia, e l’Orso Polare è caduto giù per il buco fino al mio salotto, col mio cappuccio sul naso, e tutta la neve è caduta dal tetto nella casa e si è sciolta e ha spento tutti i fuochi ed è scesa fino alle cantine dove conservavo i regali per quest’anno, e l’Orso Polare si è rotto una gamba. Ora sta bene, ma mi sono così arrabbiato con lui che mi ha detto che non avrebbe più provato ad aiutarmi. È davvero offeso, ma dovrebbe riprendersi entro il prossimo Natale. Vi mando un’immagine dell’incidente, e della mia nuova casa sulla colline sovrastanti il Polo Nord (con bellissimi scantinati nelle colline). Se John non può leggere la mia vecchia scrittura tremolante (vecchia di 1925 anni) si faccia aiutare da suo padre. Quando imparerà a leggere Michael, e a scrivermi lettere di suo pugno? Tutto il mio affetto a te e a Christopher, il cui nome è alquanto simile al mio. Questo è tutto.
Arrivederci. Babbo Natale
– … e poi, poi c’è Il piccolo Principe, di Antoine de Saint-Exupéry.
Avete ragione. Qui il Natale non è il tema centrale, non se ne parla neanche. Tuttavia, il Natale, più che essere una festa, non sarebbe più un momento per chiamare a raccolta la bellezza che è in noi e che vive attorno a noi? Ecco, penso che esistano poche cose create dall’uomo più belle di questa piccola-grande-infinita storia. Si potrebbe leggerla e rileggerla centinaia, migliaia di volte nella vita e sempre sarebbe in grado di raccontarci qualcosa di nuovo, qualcosa che ci era sfuggito o che, semplicemente, non eravamo pronti ad accogliere nel nostro animo. Amore, gentilezza, compassione, meraviglia, amicizia, ma anche tristezza, dolore e voglia di rimediare al male del mondo: tutto questo è contenuto in poche pagine, su cui meditare e riflettere, soprattutto in questo periodo difficile che, purtroppo, stiamo vivendo.
Dopo questa mini (ma davvero mini) lista di libri consigliata per il Natale, non mi resta che augurarvi una dolce e serena lettura!
Paola.
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