L’universo, con le sue spettacolari galassie, le sue colorate stelle splendenti, le variopinte nebulose e molti altri affascinanti eventi ha sempre saputo attirare l’attenzione dell’uomo sin dalle sue origini e a riprova di ciò, basti pensare che non esiste civiltà su questo pianeta che non avesse una forma di astronomia che servisse, oltre a fornire calendari atti a sfruttare la periodicità di certi eventi sulla terra legati al cambiamento del cielo, anche a cercare di capire come potesse funzionare il cielo e il perché cambiasse, pensate alle cosmologie e cosmogonie pervenuteci di civiltà antiche come quella ellenica ad esempio, e come questo potesse influire sull’uomo stesso, da cui la nascita dell’astrologia ad esempio, e sappiamo che già le civiltà mesopotamiche possedevano un sistema astronomico ed astrologico complesso.
Ad oggi, con le conoscenze che abbiamo acquisito, siamo in grado di apprezzare lo sforzo compiuto da quelle civiltà, che delle volte raggiunsero precisioni descrittive degli eventi cosmici impensabili per i loro tempi, ma ancor di più siamo in grado di valutare anche quanto abbiamo scoperto in relazione a quanto ancora ci rimane inconosciuto o incompreso, e a ben vedere, nonostante sappiamo molto del cosmo, tutto questo è niente in confronto a quello che non sappiamo,e ciò rende l’universo il più grande mistero che la scienza stia attualmente investigando.
Come detto però qualcosa la sappiamo, e in realtà è abbastanza per permetterci di poter ipotizzare un possibile modello cosmologico, ossia di formazione dell’universo stesso, che ci permette di ripercorrere gli eventi indietro nel tempo fino ad arrivare quasi al suo primo istante di “vita”. Va detto che il modello attuale, di universo inflazionario, non è l’unico esistente né l’unico mai formulato, ma sembrerebbe “contenere” bene i fatti a noi noti e ha permesso di prevedere in modo abbastanza corretto alcuni eventi poi verificati, rendendolo il modello che attualmente meglio descrive la nostra realtà.
Dando perciò per buono questo modello, alcuni cosmologi hanno provato a farsi un’idea di come potrebbe evolvere l’universo in un futuro su vasta scala temporale, si parla infatti di decadi cosmologiche, e ciò che ne è venuto fuori è davvero interessante.
The Five Ages of the Universe
In particolare, la nostra attenzione è rivolta ad un libro nato dalla cooperazione di due specialisti in questo campo, si tratta di Greg Laughlin professore di astronomia ed astrofisica alla Yale University, e di Fred Adams, astrofisico americano e professore di fisica collegiato presso l’Univerità del Michigan. L’opera ha titolo “The Five Ages of the Universe” ed ha visto la luce per la prima volta nel 1999, in esso si discute la storia, lo stato attuale e il probabile futuro dell’universo, secondo l’attuale comprensione dei cosmologi; stando a quanto disserto nel libro, noi attualmente ci troveremmo nella seconda di queste cinque ere che si possono riassumere nel seguente modo:
Primordiale: Dall’ era di Planck fino a quando l’universo diventa trasparente alla radiazione;
Stellifera: Le stelle risplendono (la nostra attuale epoca è +10.1364);
Degenere: Le stelle degenerano, diventano più deboli;
Buchi Neri: Le stelle muoiono, i buchi neri galattici evaporano;
Era Oscura: Protoni liberi ed altre particelle si allontanano sempre di più le une dalle altre.
La ripartizione si basa su periodi intervallati da potenze varie di 10 (del tipo 10n per intenderci) e abbracciano perciò intervalli di tempo molto vari, da infinitesimi di secondo a trilioni di anni, a seconda del valore dell’esponente.
Molte interpretazioni sono per lo più di natura speculativa, ma sono supportate, come già detto, dall’attuale modello cosmologico, anche se, in una nota in merito nel suo sito web, il professor Laughlin ha riportato nel Novembre 2013 che, in virtù delle novità avutesi più di recente nella ricerca in questo ambito, vi erano “lavori in corso” su questa pubblicazione. Di fatti in quell’anno il libro ha avuto una prima ed aggiornata riedizione.
Se dunque volete evadere dall’isolamento di questi giorni per un viaggio che vi porterà fino alla fine (ipotetica) del tempo e dello spazio, potete dedicarvi a questo titolo di scienza divulgativa, purtroppo però non è disponibile in italiano, ma si trova su Amazon anche in formato per kindle.
FONTI:
Wikipedia: per i dati tecnici e biografici;
BigThink.com: per segnalazione e recensione del libro
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