Marte, nei suoi primi giorni, potrebbe non essere stato quel pianeta paradisiaco, caldo e umido, che gli scienziati hanno sperato per decenni.
Non se le cicatrici e i canyon delle vallate che ricoprono la sua superficie hanno lo stesso significato di quelli analoghi presenti sulla nostra Terra.
Questa è la conclusione dello studio Valley formation on early Mars by subglacial and fluvial erosion pubblicato un paio di giorni fa su Nature Geoscience.
Un Marte ricoperto di ghiaccio
La ricerca ha cercato di capire come fosse realmente il Pianeta Rosso durante il suo primo miliardo di anni analizzando oltre 10000 segmenti diversi delle valli di Marte. E secondo la nuova analisi alcune vallate potrebbero essersi formate con un processo simile a quello che avviene sotto il ghiaccio dell’Isola di Devon, appartenente all’Arcipelago artico canadese.
Il processo potrebbe essere un particolare tipo di erosione attribuibile all’acqua di fusione che scorre tra una calotta glaciale (o inlandsis, una massa di ghiaccio continentale che copre il terreno di una vasta area) e il terreno sottostante. Questa erosione produce un modello di valle molto diverso da quello generato da un fiume a flusso libero, secondo gli autori dello studio, e molte delle valli marziane che hanno studiato sembrano corrispondere proprio a tale pattern.
“Se guardiamo la Terra da un satellite, vediamo molte valli: alcune scavate da fiumi, altre formate da ghiacciai, altre imputabili ad altri processi, e ogni tipo ha una forma distintiva“, dice Anna Grau Galofre, autrice principale della ricerca e geofisica presso la Arizona State University.
Marte è simile, in quanto le valli sembrano molto diverse l’una dall’altra, il che suggerisce che si siano avuti vari processi che hanno contribuito a formarle.
E questa analisi implica la presenza di un parametro fondamentale: le basse temperature e quindi la presenza di ghiaccio. Gli scienziati sostengono che la loro nuova ricerca trova correlazione con altre recenti teorie secondo le quali Marte potrebbe essere stato più freddo, nel suo passato remoto, rispetto a quanto ipotizzato in precedenza.
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