Chi segue Il Bosone sa quanto io sia un amante della trilogia di Matrix. Sì, ho detto trilogia perché ancora mi viene difficile digerire (per alcuni aspetti) il quarto e ultimo capitolo Resurrections. Amo tanto il lavoro di Lana e Lilly Wachowski tanto da aver ragionato su alcuni aspetti come il significato dell’Uomo del Treno in Revolutions. Ora però sono perplesso nell’apprendere che probabilmente ci sarà un quinto capitolo della saga.
Drew Goddard alla guida del nuovo progetto su Matrix: ne abbiamo bisogno davvero?
Critiche a parte, la notizia arriva da Deadline che conferma che Drew Goddard, il talentuoso sceneggiatore nominato agli Oscar per The Martian e regista di The Cabin in the Woods, è stato confermato per scrivere e dirigere il prossimo film della saga di Matrix sotto l’ala di Warner Bros. Con un passato ricco di successi, Goddard si avventura ora nell’universo creato oltre 25 anni fa da Lana e Lilly Wachowski, pronti a esplorare nuove frontiere narrative mantenendo l’essenza che ha reso Matrix un pilastro della cultura cinematografica moderna.
Lana Wachowski contribuirà al progetto come produttrice esecutiva, garantendo così un legame diretto con le origini della serie. Non è ancora chiaro se i membri del cast originale, tra cui Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss, faranno parte di questa nuova avventura, ma l’attesa è palpabile. Personalmente mi sembra improbabile che almeno uno dei due non ne faccia parte, ma a questo punto tutto è possibile.
Goddard, insieme alla sua partner Sarah Esberg, produrrà il film tramite la loro compagnia, promettendo di portare al pubblico una visione unica e rispettosa dell’universo di Matrix. La Warner Bros ha espresso grande entusiasmo per l’idea proposta da Goddard, sottolineando come il suo approccio sia in grado di onorare l’opera delle Wachowski offrendo al tempo stesso una prospettiva innovativa e profondamente personale.
Le critiche a Resurrections si concentrano principalmente sulla sua tendenza a riflettere su sé stesso e sulla proprietà intellettuale di Matrix in modo che sembra non aggiungere molto alla storia complessiva. Inoltre, la rinnovata attenzione alla storia d’amore tra Trinity e Neo è stata percepita come troppo dipendente dalla nostalgia, senza fornire nuovi spunti significativi o arricchire la narrativa esistente in modo originale
Matrix ha segnato una svolta per il suo innovativo utilizzo di effetti speciali, come la tecnica del bullet time che ha permesso di visualizzare azioni ultra-lente mentre la camera si muove a velocità normale, creando una visione cinematografica completamente nuova. Inoltre, ha intrecciato filosofie profonde, combinando elementi di cyberpunk, simulazionismo e mitologia, in un racconto che sfida la percezione della realtà. La sua narrativa, che fonde tecnologia e esistenzialismo, ha stimolato discussioni sul libero arbitrio, sull’illusione della realtà e sull’umanità nell’era digitale, rendendolo un punto di riferimento culturale e filosofico .
Sarò sincero: non vivo di aspettative ma sono pronto a prendere la pillola azzurra se necessario e dimenticare tutto. Mi auguro che Goddard riesca a non cadere nelle “buche” del quarto capitolo e a far rialzare il franchise che è stato rivoluzionario per un intero ventennio (vincendo anche quattro premi Oscar).