Al mondo esistono ben 300 varietà di miele, prodotte da laboriose api, ma tra queste spicca sicuramente quello conosciuto come “mad honey”, il miele allucinogeno. Viene prodotto da api che si nutrono di una specie di rododendro che vive sulle regioni montuose che sorgono attorno al Mar Nero. Utilizzato per secoli come medicinale, a scopo ricreativo e militare. Si tratta di una sostanza più amara e rossastra del normale miele e viene prodotta dalla specie di ape più grande al mondo, la Apis dorsata laboriosa.
Pazzi, per il miele!
Al di là delle caratteristiche di sapore e colore del miele, il “miele della pazzia” si distingue per i suoi effetti psicotropi. Preso a piccole dosi, causa vertigini, capogiri ed euforia. Grandi dosi invece risultano in allucinazioni, nausea, perdita di coscienza, convulsioni e, in alcuni rari casi, portano alla morte. Sono state raccolte anche le testimonianze di chi è partito per una spedizione di raccolta della sostanza, nelle quali vediamo riportati gli effetti che possono manifestarsi anche solo con due cucchiaini di miele allucinogeno.
La sorgente degli effetti psiscotropi non sono propriamente le api, ma ciò di cui si nutrono. Le piante di rododendro contengono delle neurotossine, conosciute come grayanotossine. Quando le api prelevano nettare e polline da uno specifico tipo di rododendro, ingeriscono le tossine che arrivano fino al miele, rendendolo allucinogeno.
Là dove i rododendri sono dominanti rispetto alle altre piante, vi è più possibilità che il miele prodotto dalle api presenti caratteristiche psicotrope. Tuttavia, non è facile accedere agli alveari. Innanzitutto, le piante di rododendro tendono a crescere ad altitudini elevate e per questo spesso occorre scalare montagne per raccoglierlo. Per coloro che sono abbastanza coraggiosi da avventurarsi così in alto per il miele allucinogeno, potrebbero ricavarne un bel guadagno. Il miele allucinogeno può essere venduto a 360$ al chilo in Turchia. L’elevato costo è in parte dovuto alla credenza che i suoi benefici siano superiori a quelli del regolare miele.
Gli effetti del miele allucinogeno sul corpo
Anche se i benefici medici del miele allucinogeno non sono confermati, il discorso cambia per gli effetti delle neurotossine. Ingerire una grande quantità di miele ricco di grayanotossine può avvelenare il corpo umano, provocando pericolosi abbassamenti di pressione e rallentamenti del battito cardiaco. Altri sintomi riscontrabili sono un aumento di sudorazione, salivazione e nausea, i quali solitamente permangono per circa 24 ore, anche se questo può variare da individuo ad individuo e a seconda della quantità ingerita.
Bastano tra i 15 e i 30 grammi di miele allucinogeno per intossicarsi e nell’arco di 4 ore possono manifestarsi i primi sintomi. Più il la concentrazione di grayanotossine è elevata, più sarà grave il livello di intossicazione. In alcuni casi, un cucchiaino potrebbe bastare per portare all’avvelenamento. Sono dozzine i casi di avvelenamento in Turchia riportati in un anno, anche se è raro che questi si concludano con la morte del paziente.
Il miele allucinogeno attraverso i secoli
Lo strano effetto del “mad honey” ha incuriosito gli abitanti delle zone circostanti il Mar Nero per millenni. Una delle testimonianze più vecchie risale al 401 a.C., quando Senofonte decrisse nell’Anabasi il ritorno delle truppe greche attraverso la Turchia. Il condottiero ateniese parla di una grande quantità di alveari lungo il tragitto, dalle quali i soldati pensarono di rifocillarsi. Tuttavia, i soldati iniziarono ad avere reazione a seguito dell’ingestione: piccole dosi, riporta lo scrittore, portavano ad avvelenamento anche grave. Nonostante la situazione sembrasse critica, tanto che Senofonte descrive la scena come un esercito appena sconfitto sul campo di battaglia, esattamente un giorno dopo tutti i sintomi sembravano scomparsi.
Secoli più tardi, nel 67 d.C., fu la volta dei romani, che non furono così fortunati. Durante l’inseguimento del re Mitriate e delle sue truppe, incapparono nel miele allucinogeno lasciato volontariamente indietro dai persiani. I romani ingerirono la sostanza e niente poterono contro le truppe persiane che a quel punto tornarono indietro a combatterli. In altre parole, il miele allucinogeno fu utilizzato come arma biologica.
Oggi viene raccolto dagli apicoltori in Nepal e Turchia, anche se la sua produzione rappresenta solo una piccola parte di quella totale delle due nazioni. In entrambi i paesi la vendita ed esportazione è considerata legale, anche se in altre la sostanza è stata interdetta, come in Sud Corea.
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