Mulan, il blockbuster per la Cina: un debutto anemico al botteghino asiatico

Mulan, il film che racconta la storia di una leggendaria guerriera cinese che si traveste da uomo per combattere per il suo paese, interpretato da Yifei Liu e guidato da un cast internazionale, si può dire deludente per essere stato creato per il mercato cinese.

Il remake live-action del classico animato del 1998, ha infatti debuttato con un incasso di soli 23,2 milioni di dollari in Cina questo fine settimana. Per contestualizzare, Il re leone ha raggiunto 54 milioni di dollari l’anno scorso. Il film ha anche fruttato meno soldi di Tenet della Warner Bros, che ha guadagnato circa 30 milioni di dollari in Cina lo scorso fine settimana. Mulan arriva a circa 38 milioni di dollari a livello internazionale, finora.

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Succede in un cinema francese. Stessa storia, protagonisti diversi

Mulan, i commenti sull’insuccesso

Per un film che è stato fatto su misura per il Regno di Mezzo, questo debutto poco brillante lo sta mandando in pezzi‘, ha detto a CNN Business Jeff Bock, analista senior presso la società di ricerca sull’intrattenimento Exhibitor Relations.

I motivi per cui il film, che è costato 200 milioni di dollari, non è stato fortunato in Cina è probabilmente dovuto in parte alla pandemia, che ha devastato l’industria cinematografica: circa il 90% delle sale in Cina sono aperte ma limitate a metà delle poltrone.

Tuttavia, secondo la società di analisi Gower Street, la Cina è la nazione più vicina al rimbalzo ai livelli pre-pandemici ed inoltre ha già avuto un suo blockbuster con The Eight Hundred, un film prodotto dalla cinese CMC Pictures, che ha accumulato più di 300 milioni di dollari da fine agosto.

Inoltre non ha aiutato il fatto che Mulan sia stato duramente criticato: nei titoli di coda, infatti, la Disney ha ringraziato per l’aiuto nella realizzazione un’agenzia governativa cinese accusata di violazioni dei diritti umani nello Xinjiang. E lo scorso anno, Yifei Liu ha espresso il suo sostegno alla polizia di Hong Kong, accusata di aver usato eccessiva violenza contro i manifestanti. Ciò ha portato gli attivisti pro-democrazia di Hong Kong a invitare le persone a boicottare il film.

La Cina, il secondo mercato cinematografico più grande al mondo, è particolarmente vitale per il successo di Mulan dato che il film non è uscito nelle sale degli Stati Uniti dove inoltre, dopo diversi ritardi, lo studio ha rilasciato il film solo sul suo nuovo servizio di streaming Disney+ su cui peraltro, per guardarlo, gli abbonati devono pagare $30 aggiuntivi alla quota di iscrizione e dei quali ancora non è noto il numero.

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