Neve rosa sulle Alpi: un segno affascinante ma preoccupante per l’ambiente

La neve è bella da vedere, non ci sono dubbi. Il modo in cui il suo bianco candore sa dar la gioia ad ogni cuore (come ci raccontano note canzoni natalizie), trasformando letteralmente il paesaggio su cui si deposita, è uno spettacolo sempre affascinante. Provate adesso a immaginare lo stesso spettacolo, la stessa vista che, però, è tinteggiata di una lieve tonalità di rosa estremamente piacevole per la vista. Sarebbe uno spettacolo favoloso, non trovate? Peccato che questo spettacolo, che potremmo ammirare sulla cima delle Alpi, sia invece uno spettacolo di cui dovremo soltanto disperare, perché foriero di una potenziale catastrofe ambientale.

Alpi
Vista aerea di una persona che cammina sulla neve rosa sulle alpi italiane, 3 luglio 2020.
Foto: Miguel Medina / AFP (Getty Images)

Perché quel colore: la neve rosa spiegata

La neve rosa non è un fenomeno ignoto. Può accadere in primavera ed estate dal momento che richiede un preciso quantitativo di luce, acqua e calore perché si manifesti. In fondo non si tratta di altro che di alghe che normalmente inattive sotto la neve, la colorano di rosa quando si sta cominciando a sciogliere. Il fenomeno, noto come “neve cocomero” per via del suo colore che ricorda molto quello della parte interna del popolare frutto estivo, è però un campanello d’allarme in un periodo così difficile per l’ambiente terrestre.

Biagio di Mauro, ricercatore presso l’Istituto di Scienze Polari del CNR, ha spiegato in una intervista tenuta via eMail da Earther che questo tipo di neve è causata dalla Chlamydomonas Nivalis, un alga che si trova nelle alpi ed in regioni come Groenlandia e Antartide. Il problema è che meno la neve è bianca e più sono i raggi solari che vengono assorbiti piuttosto che riflessi: questo significa che a causa della neve rosa, il terreno sarà più caldo ed anche se di norma ciò non costituisce un problema, potrebbe ora avere un forte impatto sull’ambiente già vessato dal riscaldamento globale.

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Biagio Di Mauro points indica la neve rosa, 4 Luglio 2020, sulla cima di un ghiacciaio vicino Pellizzano.
Foto: Miguel Medina / AFP (Getty Images)

Non solo le Alpi

Il problema è che questa neve rosa non è stata avvistata soltanto in italia.

Sono passate poche settimane da una segnalazione giunta dall’Alaska, mentre a Marzo un ricercatore ucraino ha dichiarato di averne trovata sull’isola di Galindez, nel nord dell’antartide – per quanto la abbia descritta più come di un colore rosso come il sangue.

In altre parti del mondo sono state inoltre avvistate delle simili situazioni ma causate da alghe di un colore verdastro, il che potrebbe indicare che il cambiamento climatico sta influenzando i processi di scioglimento delle nevi in modi imprevisti e dunque cambiando la frequenza, la posizione e la tipologia di questo genere di crescita di alghe. Senza contare, ovviamente, la neve rosa della Nuova Zelanda che è stata però causata dai fumi degli incedi australiani, nei quali le ceneri hanno preso il posto delle alghe protagoniste di questo fenomeno.

La situazione è a dir poco preoccupante, e non possiamo che continuare a ripetere che la nostra proprità deve essere aiutare l’ambiente a riprendersi prima che sia troppo tardi.

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