Ogni campo va incontro alle sue rivoluzioni, legate spesso e volentieri a innovazioni scientifiche che fanno apparire vecchie e superate le precedenti strategie. Non fa eccezione la compravendita di oro, che sta pian piano abbandonando l’utilizzo degli acidi per l’analisi dei preziosi, passando all’uso di strumenti molto più sofisticati e precisi.
Gioielli: dagli acidi ai raggi X
Quando si tratta di far analizzare metalli preziosi, siano essi platino o oro, spesso e volentieri il possibile compratore si ritrova a utilizzare un metodo piuttosto datato, affidabile ma allo stesso tempo abbastanza impreciso. L’utilizzo di acido nell’analisi di un oggetto prezioso, infatti, è ottimo per avere un’idea approssimativa del tipo di metallo che si ha davanti, ma non basta per effettuare una stima precisa e puntuale.
La procedura è molto rapida: si fa un piccolo segno sul metallo da analizzare e su una pietra di paragone, per poi coprirli con un acido ben specifico. Se il segno rimane, si ha a che fare con dell’oro. Fin qui è tutto molto semplice, ma il sistema, a ben vedere, vale soprattutto per il riconoscimento dell’oro più comune, ossia quello a 18 carati. L’uso dell’acido infatti non garantisce risultati altrettanto attendibili con metalli dalla caratura inferiore (come l’oro a 12 Kt) o superiore (quale può essere l’oro a 22 kt).
Da questo assunto, è nata l’esigenza di affinare gli strumenti di analisi, coinvolgendo tecnologie sempre più sofisticate, quale quelle ai raggi X. In questo senso, si è rivelata pionieristica l’esperienza di compro oro OroLive che, consapevole dei dubbi che possono nascere nell’interpretazione dei test dell’acido condotti su gioielli in platino o oro, ha deciso per primo a Roma di sfruttare sofisticati analizzatori a raggi X, pensati appositamente per identificare e studiare metalli preziosi.
Lo spettrometro a Raggi X
L’uso di uno spettrometro X-Ray, nel dettaglio, garantisce un’analisi non invasiva dei metalli preziosi, che tuttavia viene condotta con precisione estrema. Infatti, lo spettrometro utilizzato dai compro oro più all’avanguardia, oggi permette di ricavare l’esatta composizione chimica dei metalli preziosi presentati dal potenziale venditore. In questo senso, può essere ricavata l’esatta caratura anche di grandi quantità di oro, rendendo questo strumento applicabile anche in contesti diversi, quali le fonderie.
Sebbene uno spettrometro in sé rappresenti un investimento, a lungo andare il suo costo verrà ammortizzato, a fronte del dispendio legato ai più obsoleti test chimici. L’analisi ai raggi X, inoltre, si rivela non solo più precisa, ma anche più veloce rispetto all’uso dell’acido, generando dunque un ritorno di fiducia nel cliente. Anche quest’ultimo, infatti, sarà reso partecipe dell’esatta composizione dei suoi preziosi, sia in termini di metalli puri, che in quelli di eventuali impurità che potrebbero inficiarne il valore.
L’analisi della lega è condotta grazie a un metodo non distruttivo e non intrusivo, capace di rivelare anche eventuali placcature in oro, che saranno segnalate sull’apposito schermo. Lo strumento, inoltre, per quanto sofisticato, non è affatto ingombrante, garantendo un pratico utilizzo da parte di qualsiasi compro oro. I risultati sono garantiti in pochi secondi, al termine di un processo facile da avviare e semplice da certificare, grazi al rilascio di un apposito documento scaricabile sul proprio PC, cui si collega tramite un classico accesso USB.
Il collegamento alla rete, le funzionalità intuitive facilmente accessibili tramite display touchscreen e la sicurezza del sistema, schermato ai raggi X, rappresentano dei valori aggiunti di un dispositivo pensato appositamente per venire incontro sia ai compratori di metalli preziosi, sia ai venditori, che hanno bisogno di garanzie sulla buona fede e professionalità dei potenziali acquirenti. Unire una corretta conoscenza dei propri metalli preziosi a quella della quotazione platino o oro al momento corrente della vendita è il giusto criterio per una transazione sincera, professionale e soprattutto onesta.
I vantaggi dati dall’implementazione di una simile tecnologia sono dunque evidenti: l’analisi dei metalli e delle leghe è più veloce e precisa, rivelandosi dunque capace di superare qualsiasi test condotto con acidi su gioielli e pietre di paragone. Da quest’analisi deriva il riconoscimento ben preciso di argento, oro, platino e altri metalli, nonché di eventuali combinazioni di questi o di altrettanto eventuali impurità presenti nel prodotto oggetto di trattativa. Alcune di queste impurità, inoltre, possono rivelarsi tossiche e, anche in questo caso, sono segnalate dallo spettrometro a raggi x. Quest’apparecchio, infine, riconoscendo le placcature in oro, garantisce una transazione più onesta sia per il compratore che per il venditore.
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