Oasi del Randagio: quando i sogni diventano realtà

Per quanto spesso sia difficile realizzare un sogno che ci rende davvero felici, c’è invece chi ha creduto cosi tanto nei propri desideri da farne pura realtà.

Di vero e proprio esempio sono Angelo e Alfia Scudieri, una coppia di coniugi che hanno fondato la bellissima “Oasi del Randagio”, un paradiso terrestre per cani abbandonati.

oasi del randagioInsomma volere è potere… E loro ce l’hanno fatta con grandissima soddisfazione!!!

Ce lo raccontano loro stessi con l’intervista fatta da IlBosone, per tutti gli amanti e sostenitori degli animali. ;)

 

Intervista all’Oasi del Randagio

 

  • Chi sono Angelo e Alfia Scudieri?

Siamo una coppia di coniugi originari  del paese in cui viviamo adesso, ma che per motivi di lavoro ci siamo trasferiti al nord come tanti altri, a Varese per l’appunto. In comune abbiamo avuto sempre grande passione e amore  per gli animali, in modo particolare per i cani. Già a Varese avevamo tanti cani e aiutavamo le associazioni della Sicilia, facendo arrivare cuccioli  a cui poi noi trovavamo adozione.

 

  • Come è nata l’Oasi del Randagio?

Nasce proprio da questo amore per i pelosi e dal desiderio di poterli aiutare ancora di più… Cosi, dopo 38 anni di vita al nord, decidiamo di trasferirci di nuovo in sicilia, per mettere su un rifugio per randagi.

  • E’ stato frutto delle vostre sole forze o ha partecipato qualcun’altro alla realizzazione della bellissima oasi?

Nella realizzazione di questo progetto ha partecipato Gioconda Aiello, anche lei originaria sicula (Siracusa) ma abita a Genova. Ci siamo conosciuti per caso su Facebook e da allora la nostra amicizia si è sempre rafforzata, cosi quando io e mia moglie siamo venuti in sicilia lei ha continuato a sostenerci, cercando e curando le adozioni dei cuccioli. Quando abbiamo deciso di fare l’associazione prontamente ha dato il suo sostegno e contributo e tuttora fa molto per noi: cura in parte la nostra pagina fb, si occupa della stampa dei calendari e la spedizione, cura sempre le adozioni che facciamo in tutta la liguria, tre o quattro volte all’anno ci raggiunge al rifugio e si ferma per un po’ dandoci una mano

oasi del randagio
(A sx Sig.ra Alfia e a dx la Sig.ra Gioconda)
 
  • Quanti cani ospita attualmente il vostro rifugio? 

Oltre un centinaio, di cui più di 70 cuccioli. questa statistica non è precisa perché ogni giorno ci arrivano chiamate di soccorso.

  • Ricevete tanti visitatori e futuri adottanti?

Si tanti, anche se a dire il vero le persone veramente idonee per una adozione sono poche qui in Sicilia, ecco perchè tramite la pubblicazione di foto e video sulla  nostra pagina Facebook e altri social, cerchiamo di trovare adozione ai cuccioli anche al nord Italia.

  • La vostra oasi, come ci dice il signor Angelo in un suo video, non riceve granché aiuto dalla regione e non ha finanziamenti, tutto ciò che fate e che comprate sono frutto di donazioni. E’ difficile per voi sostenere questa situazione con le vostre sole forze? Il lavoro come spesso ci fate vedere è tanto!

Visto l’elevato numero di cani presenti, abbiamo bisogno davvero di tanti soldi per coprire le spese di crocchette, sterilizzazioni, cure e vaccini ecc, anche se fino adesso non abbiamo mai accumulato debiti. A volte arrivare a coprire tutte le spese diventa davvero una sfida!

  • Purtroppo il duro lavoro e l’amore che mettete nel curare e accudire anziani e cuccioli che arrivano non sono abbastanza, ogni perdita è un colpo al cuore… Ma questo viene in un certo senso limitato dalle adozioni e prenotazioni di molti altri cuccioli. Qual’è il vostro pensiero a tal proposito? Avete più o meno una stima di quante adozioni vengono fatte ogni anno, se sono aumentate o diminuite?

Si purtroppo, tanti cuccioli arrivano da noi dopo essere stati abbandonati nelle discariche o nei cassonetti della spazzatura e i poverini vengono a contatto con la sporcizia e il freddo, specialmente d’inverno. Per cui sono soggetti a gastro-enteriti, polmoniti, verminosi ecc, tanti altri vengono buttati appena nati, a volte con ancora il cordone ombelicale sporco di sangue a indicare che erano nati da poche ore. questo quindi comporta l’onere di allattarli manualmente con latte artificiale e di questo si occupa soprattutto ALFIA, che ogni due ore, giorno e notte, per 15 giorni deve fare da balia. Per alcuni questo è fatale e muoiono. Fino ad oggi il numero dei cuccioli abbandonati in queste situazioni superano i 300… Il nostro pensiero in merito a queste vigliaccate è che in sicilia c’e molto da lavorare per sensibilizzare le persone con il rapporto che si ha con gli animali. Noi come associazione possiamo vantare  di aver fatto un’ottimo lavoro nel campo delle adozioni… In 5 anni il numero ha superato le 700 adozioni, una media di 140 all’anno, ma dobbiamo ammettere che ultimamente le adozioni sono in calo.

Alfia allatta cuccioli (qui la signora Alfia che allatta i cuccioli di pochi giorni con amore e dedizione)
  • Qual’è il vostro rapporto con gli ospiti a 4 zampe?

Abitando sul posto del rifugio, abbiamo un rapporto che e’ ben diverso dal canile dove i cani ricevono ben poche attenzioni durante il giorno. Mentre da noi vivono sempre liberi e vengono trattati come se fossero i nostri cani personali

affetto canino

  •   Recuperate solo cani o a volte vi arrivano segnalazioni di altre specie?

A volte ci viene chiesto aiuto per altri animali, soprattutto per gatti. Un giorno vidi una poiana che non volava, l’ho recuperata e, con l’aiuto della guardia forestale, portata dal veterinario per appurarne le condizioni. Aveva solo bisogno di recuperare le forze e dopo pochi giorni è ritornata alla sua libertà.

oasi del randagio

(qui il signor Angelo che ha recuperato la poiana sopra citata)

  • Da un vostro video-informativo sappiamo che avete iniziato dei lavori di ristrutturazione. E’ stato difficile avviare questo bellissimo progetto?

Si molto difficile perchè le normative richieste sono davvero tante e dispendiose.

  •  Quali sono i principali e futuri obiettivi della vostra Oasi?

Il nostro obiettivo è quello di creare una struttura dove si possano accogliere i cani in grandi spazi aperti e non rinchiusi in minuscoli e freddi box, dare la possibilità anche alle famiglie di poter visitare l’oasi insieme ai propri bambini e iniziare a sensibilizzare la comunità sul problema degli abbandoni incrementando le adozioni.

  • Il randagismo è un problema che affligge tanti paesi, ma la Sicilia in modo particolare. Secondo voi quale potrebbe essere un modo per ridurlo?

L’unico modo per contrastare il randagismo in SICILIA è quello di copiare il modello Olandese, dove ci sono pene severe per che abbandona un animale, ma vi è l’obbligo di micro-chippare tutti i cani, per i randagi si fa carico lo stato, invece di spendere milioni per tenerli rinchiusi a vita come dei criminali nei canili, vietare ai privati di far figliare le proprie cagnoline e, in caso contrario, sanzionare chi lo fa.

  • Se qualcuno volesse aiutare l’ Oasi, come potrebbe farlo?

Gli aiuti che tutti potrebbero dare consistono nel fare donazioni per far fronte alle spese, donare cibo per i cani (crocchette, o umido), se necessario procurare medicine, vermifughi,scodelle, cucce ecc e, non ultimo, di aiutarci con le adozioni facendo girare le foto dei cani e pubblicizzando il nostro rifugio… magari per chi è della zona venire a fare volontariato e passare dell’ottimo tempo con noi e i pelosi!

  • Durante i vostri video in cui documentate la situazione di ogni pelosetto, ricevete tantissimi commenti positivi ma anche negativi. Qual’è la vostra reazione ai commenti accusatori? Eppure l’amore che mettete nel prendervene cura non è da molti.

Ai commenti negativi non diamo molto peso in quanto capiamo che a volte le persone ignorano quello di cui stanno parlando, sono incompetenti o a volte solo per dire stupidaggini

  • Internet è diventato un mezzo indispensabile: senza di esso avreste avuto la stessa fama e aiuti di adesso? Quanto considerate importante il supporto della tecnologia nella vostra missione?

     Senza internet tutto questo non esisterebbe minimamente, Per cui è vitale il supporto tecnologico e l’esistenza dei social attuali per il nostro scopo.

  • Ai futuri lettori di questa intervista che cosa gli direste? Qual’è il vostro appello?

Mi sento di dire a tutti che il problema randagismo, se si vuole, si può risolvere con l’aiuto di tutti… Appena siamo pronti per ricevere più visite, di venirci a trovare e vedrete che volendo si possono tenere gli animali nel giusto ambiente, di non credere a chi vi parla male del nostro rifugio, venite piuttosto e guardate con i vostri occhi per rendervi conto della realtà del nostro lavoro e ricordate che fare del bene verso i nostri migliori amici fara’ più bene a voi, sarete più responsabili verso  la propria terra e la renderete più accogliente, anche perché i branchi di randagi affamati sono molto pericolosi per la vostra incolumità e quella dei vostri figli

Innanzitutto vorrei ringraziare i signori Scudieri per averci dedicato del tempo prezioso a rispondere alle nostre domande.

 (In foto i signori Scudieri con il figlio Giacomo a cui hanno trasmetto l’amore per gli animali e la passione, ma soprattutto il rispetto)

Basta guardare i loro visi per capire la gioia che può dare un amico a 4 zampe!

Come si evince sono molto occupati con il loro lavoro ma capiscono l’importanza che hanno oggi questi mezzi di comunicazione per far conoscere gli eventi che accadono nel nostro Paese, far sapere che ci sono persone come loro (se pur poche,ahimè) che lottano per migliorare un qualcosa che sembra troppo grande per poche persone.

I presidenti dell’Oasi del Randagio sono molto ottimisti sulle generazioni future nonostante le notizie che girano negli ultimi giorni, tanto che hanno già avviato un piccolo progetto da portare nelle scuole per sensibilizzare i giovani a un problema che affligge principalmente il Sud Italia e la Sicilia in modo particolare: il Randagismo. Parlando loro del lavoro, le emozioni che si provano a stare con gli animali e in particolare i cani, gli affetti e i sentimenti che sono in grado di provare ed esternare; mostrando loro dei video informativi sul randagismo e su come sono costretti a vivere per le strade, nei boschi, che cosa rischiano e le differenze tra un cane che sta in casa e un cane che vive per strada (facendo vedere anche qualche foto di un cane prima/dopo l’adozione), sperano di insegnargli a essere più empatici verso il prossimo, verso gli animali che sono esseri indifesi e maltrattati dall’uomo, a essere più responsabili soprattutto e crescere con dei principi che oggi giorno fanno la differenza… Perché basta poco in fin dei conti per mettere fine a questo flagello che peggiora anno dopo anno, prendere degli accorgimenti che permettono sia al cane che al padrone di vivere bene insieme, in sintonia.

In foto i cuccioli arrivati all’oasi e gli stessi con le proprie famiglie…

prima e dopo l’adozione! <3 <3 <3

Non parliamo solo di un semplice rifugio che accoglie cani e occasionalmente altre specie animali, il loro è un sogno diventato realtà, la prova indiscussa che se ci credi davvero, tutto è possibile! 

Di seguito le info per chi volesse donare:

donazioni all'oasi

Adotta un cane… non può che renderti felice, molte volte in queste strutture trovate anche cani di razza, ma qualsiasi razza essa sia, se puro sangue o meticcio…un cane è per sempre!  

Un saluto affettuoso dall’ Oasi del Randagio e il suo staff!!!

Andate a trovarli, vi accoglieranno a braccia e zampe aperte :D

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Tiziana

Difficilmente avvisterete questa donzella in città. Ama la natura e tutto ciò che ne fa parte ma non mettetela alla prova; farebbe di tutto per salvare il pianeta Terra, non si direbbe altrettanto per alcuni umani. Adora gli animali a tal punto da aver sviluppato un linguaggio che usa per comunicare esclusivamente con la fauna. E’ costantemente in compagnia dei suoi più fedelissimi collaboratori: Mirko e Billy. Laureata in Scienze Naturali, nel tempo libero decide di condividere le sue conoscenze con il Bosone. A proposito, Billy e Mirko non sono umani. Sono i suoi zupi.
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