L’orologiaio cieco – Il Tarlo

l'orologiaio cieco libroL’orologiaio cieco è un libro di RICHARD DAWKINS.

Il libro parla di evoluzione ed evoluzionismo, di Darwin e darwinismo, di materialismo e ateismo, ma non lo fa in modo bigotto e dogmatico, bensì giocando una partita sempre in bilico tra scienza e umorismo che, alla fine, vince e convince.

Ho scoperto il libro seguendo un filo conduttore suggeritomi da DOUGLAS ADAMS, rimpianto autore della GUIDA GALATTICA PER AUTOSTOPPISTI, che  si è occupato, in alcuni dei suoi articoli divulgativi, di biologia, informatica e scienza, oltre che di tutto il resto dello scibile…

L’orologiaio cieco non è, però, una difesa del DARWINISMO contro il CREAZIONISMO o, per meglio dire, non è soltanto questo:

nel libro, invero (già l’utilizzo di questo avverbio dovrebbe dare delle indicazioni sul autorevolezza del tomo) leggibile in maniera agevole e disinvolta, nonostante la complessità di alcuni argomenti e la, apparente, astrusità di certi esempi, si trova un profondo amore per la vita e per la “apparente” casualità dell’evoluzione.

Ne l’orologiaio cieco il Signor DAWKINS descrive una madre natura spietata ed efficentista:

l'orologiaio cieco evoluzioneNon lesina certo argomenti, tutti convincenti e, soprattutto, assolutamente basati su solide evidenze scientifiche, a sostegno della tesi che l’evoluzione non ha obiettivi a lungo termine e che ogni adattamento, per quanto assurdo e improbabile possa apparire, segue la ineluttabile legge dell’efficienza che permette la sopravvivenza.

Proprio per questa mancanza di “programmazione”, proprio per questa sua assenza di “indirizzo”, proprio per questa sua assoluta mancanza di un obiettivo finale, l’evoluzione naturale raccontata in questo saggio appare come una vera e propria necessità e il fatto di non avere un “bersaglio” da centrare la rende come l’unica via percorribile per garantire la sopravvivenza, si badi bene, della vita animale, vegetale e, sorpresa, minerale, su questo pianeta (e probabilmente anche sugli, innumerevoli, altri dell’universo).

l'orologiaio cieco chimicoSe non amate la saggistica scientifica e non avete capito nulla delle onde gravitazionali e del come condizioneranno le vostre prossime vacanze al mare, se per voi HEISEMBERG è il nome del personaggio protagonista di BREAKING BAD e se, ancora, il “gatto di SCHRODINGER” è solo il felino che il vostro amico austriaco dal nome impronunciabile ha postato sul suo profilo facebook, allora l’orologiaio cieco è il libro che dovete assolutamente leggere.

Dentro ci sono tutte, proprio tutte, le teorie che i occupano di evoluzionismo, ci sono genetica e computer, pipistrelli, biomorfi (incuriositi, eh?) e argille senzienti, ci sono chimica, fisica, altre scienze, effetti speciali e cotillons.

Insomma, un libro che alla “domanda fondamentale su l’universo, la vita e tutto quanto” risponde con un sacrosanto e liberatorio “e io cosa ne so?”.

Consigliatissimo.

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