Un soggetto che ha contratto dei debiti e non è riuscito a saldarli completamente è a rischio pignoramento da parte dei creditori. Il pignoramento non riguarda solo beni bensì anche conti correnti e pensioni: ma quando è possibile farlo? Ci sono dei limiti per chi prende la pensione?
La legge italiana, per tutelare il soggetto interessato, prevede un minimo vitale da lasciare che dovrà essere rispettato dai creditori. Non solo, ci sono diverse tipologie di pignoramento che riguardano la pensione.
Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere sul pignoramento della pensione e le sue caratteristiche.
Pensione INPS, limiti del pignoramento
Pignorare la pensione è possibile secondo la legge italiana vigente (salvo modifiche) e avviene in modalità distinte. In alcuni frangenti, il pignoramento si verifica ancora prima dell’erogazione con notificazione all’INPS e al debitore.
Un modo veloce e sicuro per fare in modo che la pensione venga erogata al debitore solo con la quota di competenza. Il totale dell’importo della pensione non potrà mai essere trattenuto per il pagamento dei debiti, ma una buona parte verrà data al creditore e quella restante al debitore per assicurargli il minimo vitale.
Un esempio? Fermo restando che i conti verranno svolti in base al debito e alla pensione percepita, non si potrà mai pignorare una pensione con quota inferiore al debito maturato. Oggi, salvo modifiche futuro, il valore del minimo vitale è 1,5 volte l’assegno sociale.
Il pignoramento avviene fino ad un quinto (20%) se la pensione supera il minimo vitale stabilito. Se i creditori sono più di uno, si potrà raggiungere il pignoramento di due quinti della quota pensionistica (40%) con categorie di crediti suddivisi.
Per essere certi che tutto venga svolto nella maniera corretta, il consiglio è quello di rivolgersi ai consulenti del debito come gli esperti di Rexpira . Una modalità che serve a gestire il lato burocratico e la gestione di tutta la questione annosa.
Questa appena descritta non è, però, l’unica modalità per pignorare la pensione.
Pignoramento pensione accreditata sul conto corrente
Il pignoramento della pensione può avvenire anche dal conto corrente. In moltissimi casi la quota pensionistica viene accreditata direttamente sul conto corrente: in caso di debito, l’atto di pignoramento verrà notificato sia al debitore e sia all’Istituto di Credito interessato.
Come per il caso precedente, il pignoramento dovrà seguire alcune regole e rispettare dei limiti. La somma presente sul conto corrente del debitore potrà essere pignorata se supera un triplo dell’assegno sociale ricevuto.
La persona che non raggiunge questo importo non vedrà pignorata la pensione in banca. Ovviamente, se l’importo a disposizione è superiore al debito si potrà pignorare al massimo un quinto.
Cosa accade se sul conto corrente vengono accreditati redditi di diversa natura, oltre alla pensione? In questo caso il pignoramento verrà esteso a tutto il deposito e non solo alla quota pensionistica.
L’Agenzia delle Entrate può pignorare la pensione?
Nel momento in cui il creditore è l’Agenzia delle Entrate, ci sono dei limiti che l’Ente dovrà rispettare:
- Fino a 2.500 euro – pignoramento sino a 1/10
- Da 2.501 euro a 5.000 euro – pignoramento sino a 1/7
- Oltre i 5.000 euro – pignoramento sino a 1/5
Ci sono pensioni che non si possono pignorare?
In alcuni casi, le pensioni non possono essere pignorate, ovvero:
- Assegni di accompagnamento;
- Pensione sociale;
- Pensione di invalidità.
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