Della serie… Si fa o non si fa? Quando tutti pensavano di averci messo una pietra sopra, ecco altre voci, nuove speranze provenire da affermazioni che fanno salire tanto hype. Pare, infatti, che il tanto discusso Pirati dei Caraibi 6 sia ben più che una mera fantasia! A dirlo, un membro del cast della prima e indimenticabile trilogia.
Pirati dei Caraibi 6: la soffiata di Lee Arenberg
Lee Arenberg, storico interprete del franchise, che nei primi tre film interpretava il pirata Pintel, membro dell’equipaggio della Perla Nera, si è lasciato andare in merito, durante un’intervista sulla sua carriera.
“Sì, che io sappia, stanno parlando di un sesto film“, ha detto l’attore americano, aggiungendo che sarebbe disposto a tornare nei panni di Pintel al fianco del collega MacKenzie Crook, interprete del pirata Ragetti:
Voglio dire, ne hanno già fatti due senza di noi, ma adoro quella parte. Non dipende da me, però.

Difatti, all’epoca dell’uscita di Pirati dei Caraibi: La vendetta di Salazar, se ne era parlato come della prima parte del finale della saga, con un indizio sul contenuto del sesto episodio alla fine del post-credits: il ritorno di Davy Jones, potenzialmente tornato dalla tomba a causa della distruzione del Tridente di Poseidone.
La speranza divampa, quindi, ma c’è da dire che il franchise ne ha subite di peripezie nel suo cammino, a partire dal controverso rapporto di “mamma-Disney” con il famigerato Capitan Jack Sparrow.
Rapporti che si sciolgono e rapporti che si riallacciano: è il caso di Disney – Johnny Depp?
La produzione del film, infatti, pare che sia stata fermata proprio a causa della lunga e complicata battaglia legale tra Depp e l’ex moglie Amber Heard che ha portato i manager Disney a chiudere i rapporti con il divo hollywodiano, annullando persino gli investimenti in marketing previsti per l’uscita de La vendetta di Salazar, che ciononostante ha incassato circa 800 milioni di dollari nel mondo.

Poi, ogni tanto, accade davvero ciò che si spera. Accade che un uomo, che Johnny Depp si rialzi e si riprenda nel corpo e nello spirito, proseguendo con il suo Grindelwald in Animali fantastici e girando alcuni film più che dignitosi, tra cui Minamata, e dimostra di sapersi progressivamente riprendere dai difficili trascorsi apparendo sempre più in forma e disintossicato.
A conferma di ciò, arrivano recentemente online ulteriori schiaccianti conferme sulla sua buona condotta nei confronti di Amber Heard: la famigerata ferita al dito della mano, sulla quale si è detto e sentito davvero di tutto, provocata dagli abusi domestici perpetrati dalla ex moglie nei confronti dell’incolpevole Depp, che, nonostante tutto, sembra essere stato incapace di reagire.
Se a tutto questo si aggiunge che, non soltanto il produttore Jerry Bruckheimer, ma anche e, soprattutto, i fan hanno affermato di non riuscire a immaginare un altro film della saga senza Depp, ecco che il buonsenso di Disney sembra essersi riattivato: pare, infatti, che abbia intenzione di riabilitare Depp e riportarlo a bordo della sua nave, probabilmente al fianco di una giovane protagonista femminile.

Che sia o meno vero, che si sia o meno d’accordo sul fatto di aver bisogno di rivedere la Perla Nera solcare gli oceani, probabilmente chiudere in gloria una storia rimasta, tutto sommato, in sospeso sarebbe utile per dare un ultimo saluto a quel pirata che, in un modo o nell’altro, ha reso indimenticabile una saga che, con la sua incalzante colonna sonora, ha scavato un posticino nel cuore di tutti noi.
Non solo Amber Heard: i retroscena dell’allontanamento di Jack Sparrow da Pirati dei Caraibi 6
Per la maggior parte dei fans della serie di film Pirati dei Caraibi, immaginare un sesto film senza Johnny Depp sarebbe un po’ come immaginare un uovo senza tuorlo: insapore. Dunque è lecito domandarsi per quale motivo Disney avrebbe preso in considerazione l’idea di licenziare l’interprete di Jack Sparrow per eccelenza, il pirata più insolito ed amato di sempre. E soprattutto se sia una scelta saggia.

E’ risaputo il fatto che Disney sia particolarmente intransigente nei confronti della vita privata dei suoi dipendenti. Attori, registi, sceneggiatori… Tutti devono mantenere un comportamento che non dia scandalo e che sia conforme alla sua politica. Per questa ragione, l’accusa di aggressione da parte della ex moglie di Depp, Amber Heard, ha influito notevolmente.
Tuttavia, la situazione è stata probabilmente aggravata quando, durante le riprese di un altro film (City of Lies di Brad Furman, film che tratta la morte del rapper Tupac Shakur), l’attore sarebbe stato denunciato per aver aggredito verbalmente e fisicamente un location manager del film di nome Gregg Brooks. Secondo la rivista Rolling Stone, Depp, accortosi che Brooks non rispondeva ai colpi, avrebbe offerto alla vittima 100.000 dollari per farsi colpire in faccia.

Al giorno d’oggi sentir parlare di attori o attrici che fanno uso di stupefacenti o che conducono vite stravaganti ed eccessive, è diventato tanto comune da non dare scandalo. In una situazione diversa, il comportamento di Depp, forse, sarebbe stato tollerato. Il problema però è che il film appartiene a Disney.
Se Depp non dovesse tornare, non sarebbe certo il primo. Ciò che rende diversa questa situazione però è che stiamo parlando di Jack Sparrow. Un personaggio unico nel suo genere che con la sua eccentricità è riuscito a far innamorare milioni di fans in tutto il mondo. Perdere un elemento simile sarebbe un bruttissimo colpo per la saga e probabilmente causerebbe molto malcontento nel pubblico.
D’altro canto però, Disney rischierebbe di perdere quella fetta di pubblico incapace di soprassedere a questa scelta e non sono sicura che sia pronta anche a questo. Lo ha dimostrato con la recente scelta di riabbracciare le competenze di James Gunn, il regista di Guardiani della Galassia licenziato per dei Tweet scritti più di due decadi fa. Questo ci fa ben sperare…
Paola.
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