Il progetto MK-ULTRA: quando la scienza supera il limite

Progetto approvato nel 1953 e interrotto "in teoria" nel 1973. Eppure oggi tra pubblicità, social e notizie pilotate, il progetto di controllo mentale sembra essersi evoluto ed adattato ad una nuova società

La scienza è per noi tutti ciò che è plausibile e dimostrabile attraverso degli esperimenti o l’osservazione dei fenomeni. Questa “dimostrabilità” però, si scontra spesso con dei limiti – di qualunque genere. Nel campo delle scienze abbiamo dei limiti tecnologici, ovvero l’assenza di apparecchiature capaci di misurare qualcosa al di fuori della nostra portata, o dei limiti materiali, come l’impossibilità di studiare la superficie del sole per l’assenza di composti capaci di resistere a quelle altissime temperature. mk-ultra

Ma oltre a questi si annidano altri limiti, che non sono legati ad una mancanza tecnica, ma alla mente umana. Sono i limiti morali ed etici della scienza. La scienza infatti, deve tener conto di cosa viene definito “giusto” o “sbagliato”. L’esempio più noto è quello dell’eugenetica e della cosiddetta bioetica: è giusto che l’uomo crei la vita? L’uomo può veramente permettersi di comportarsi come un Dio e modificare ciò che la natura ha già deciso?

Un altro degli esempi più famosi, della scienza che supera questi limiti, è il progetto MK-ULTRA, un progetto della CIA che aveva come obiettivo il completo controllo della mente dell’individuo.

Ma cos’è questo controllo mentale ?

Non ne esiste una definizione unitaria, ma in genere viene definito come l’uso di un oggetto, ideologia o pensiero per influenzare a proprio piacimento le decisioni di un altro individuo. Le “armi” del controllo mentale sono molteplici, Socrate affermava che era possibile controllare le idee altrui attraverso la retorica, Schopenhauer invece diceva che la religione era il più grande strumento di controllo e influenza sulle masse. Al giorno d’oggi invece sono i mass media, le pubblicità e i social a effettuare questo controllo. Ma come funziona questo meccanismo?

Intorno alla metà del 1600, Pascal affermava che

l’uomo è fatto in modo tale che a forza di dirgli che è uno stupido, lo crede e, a forza di dirlo a noi stessi ce lo facciamo credere,

alludendo alla caratteristica “abitudinaria” della mente, che tende a credere ad eventi che si ripetono numerose volte, sulla quale oggi si basano numerose pubblicità. Il controllo mentale quindi non rappresenta una “novità” nella storia, ma anzi se ne può tracciare una sorta di linea evolutiva.

Possiamo infatti intendere la forte propaganda usata da Augusto nei primi anni del principato come un prototipo di manipolazione del pensiero, in cui tramite una serie di stratagemmi, come il recupero dei valori del “mos maiorum“, il princeps cercava di ottenere il consenso del popolo romano. La stessa tattica, usata in modo più intenso e violento, la si può riscontrare nei regimi totalitari del ‘900, con l’uso di slogan e obiettivi populisti (come il pangermanesimo che promuoveva Hitler).

Il desiderio comune a tutti i re o capi di stato o dittatori della storia è stato quindi, quello di avere pieno controllo della massa, una massa adulante e rispettosa, manipolabile e flessibile, e sopratutto non cosciente di questa struttura. Tutto questo appunto, viene e veniva raggiunto tramite tattiche come il populismo, la propaganda e in tempi moderni, l’uso della tecnologia. Ma c’è chi si è spinto oltre, ed ha cercato il vero e proprio controllo mentale dell’individuo e non della massa. Si tratta proprio del progetto MK-ULTRA, messo in piedi dalla CIA nel 1953.

Il progetto è iniziato partendo da alcuni studi tedeschi, di cui gli Stati Uniti hanno preso possesso durante la seconda guerra mondiale. La nascita del progetto è quindi avvenuta grazie all’ “Operazione Paperclip” che ha portato numerosi scienziati tedeschi negli Stati Uniti (dopo la guerra), per appropriarsi delle sviluppate conoscenze naziste e allo stesso tempo sottrarle all’Unione Sovietica.

Inizialmente, c’erano il “Project Bluebird” (“progetto Sialia”) e successivamente “Project Artichoke” (“progetto carciofo”),  che studiavano le reazioni del cervello umano se sottoposto ad alcuni fattori esterni. Questi due progetti furono uniti e gli fu dato il nome “MK-ULTRA”, partendo dagli studi nazisti analizzati da Sidney Gottlieb (figura fondamentale del progetto).

Il progetto nacque ufficialmente il 13 aprile 1953, ideato da Allen Dulles, l’allora direttore della CIA. La figura di Dulles è di fondamentale importanza per l’evoluzione di questi studi. Egli infatti era fortemente convinto delle possibilità di questo progetto e sarà lui stesso a richiedere più fondi e scienziati. Inizialmente, infatti, al progetto erano destinate poche migliaia di dollari e l’uso di alcune cavie animali.

Dulles invece raggruppò sotto un unico programma, tanti progetti che avevano scopi più o meno simili, in modo da avere a disposizione più fondi. Sarà poi sempre lui a chiedere l’autorizzazione per l’uso di sostanze come l’LSD o l’utilizzo dell’elettroshock su cavie umane.

Inizialmente i soggetti degli esperimenti erano membri interni al progetto, non coscienti di ciò. Ma tutto questo fece nascere non pochi problemi, tra cui il caso Olson.

Frank Olson era uno scienziato interno alla CIA, al quale furono somministrate dosi di LSD a sua insaputa. Ciò causò moltissime difficoltà allo scienziato, tra cui problemi mentali che lo costrinsero al ricovero in un’unità psichiatrica. Ma per timore che egli potesse rivelare informazioni o che dagli esami di controllo potessero risultare quelle dosi di LSD di cui lui non era conoscenza, Olson fu eliminato. Nella presunta versione ufficiale dell’accaduto si dichiarava che lo studioso si fosse suicidato gettandosi dalla sua stanza. Ma l’intera faccenda era ancora avvolta nel mistero e iniziò a far sorgere i primi sospetti sulla CIA stessa. Dunque, i soggetti cambiarono e si passò all’uso di prigionieri, immigrati o comunque persone la cui morte non avrebbe creato troppo clamore.

L’obiettivo del progetto era il completo controllo della mente di un individuo attraverso l’insonnia, l’isolamento, le droghe, l’elettroshock o la tortura. I “vantaggi” che questo progetto poteva portare erano molteplici: dalla creazione di “leader fantocci” da usare nei paesi del blocco occidentale per contrastare l’avanzata russa, fino alla creazione di metodi di tortura più efficaci. Derivano dal progetto MK-ULTRA infatti il “Kubark Counterintelligence Interrogation” ovvero il “manuale” della tortura usato dall CIA nel periodo della guerra fredda e la cosiddetta ricerca del “siero della verità“, un particolare miscuglio di sostanze su cui si concentrò l’attenzione di molti scienziati americani.

In totale, il progetto MK-ULTRA costò quasi 25 milioni di dollari

con il coinvolgimento di diverse istituzioni tra cui università, ospedali e carceri. Gli esperimenti non erano sempre su base scientifica, molto spesso gli scienziati sembravano “giocare” con le cavie per cercare di ottenere chissà quale risultato.

Questi veri e proprio “orrori” sono rimasti segreti fino ai primi anni ’70, fin quando la “United States Senate Select Committee to Study Governmental Operations with Respect to Intelligence Activities ” inizio ad investigare su questi esperimenti, portando alla luce alcuni documenti grazie al  “Freedom of Information Act del 1977, rendendo desecretati e di pubblico dominio alcuni dati sugli esperimenti compiuti.

Purtroppo il processo contro questi scienziati verrà fortemente rallentato dall’allora direttore della CIA, Richard Helms, il quale imporrà la distruzione di tutti i documenti e l’interruzione con effetto immediato del progetto nel 1973. Quello che ci rimane oggi sono pochissimi documenti o lettere, alcuni fortemente censurati che probabilmente non corrispondono alla realtà dei fatti. Anche le testimonianze delle cavie sono pochissime e rendono quindi di difficile interpretazione questa serie di esperimenti.

Ad oggi sono numerosi coloro che ritengono l’esistenza di questo progetto come una banale teoria complottista, nonostante la presenza di prove certificate. Alcuni invece, credono in un’evoluzione di questo progetto, che si sarebbe “formalmente” interrotto nel 1973, ma che in realtà sotto mentite spoglie gli studi siano continuati ,o addirittura stiano continuando.

I continui aumenti sugli investimenti sulla pubblicità, sui social e sui servizi online potrebbero non essere un caso, ma potrebbero rappresentare una sorta di “campanello d’allarme”. Al giorno d’oggi infatti, l’individuo può essere facilmente manipolato su alcune scelte tramite “fake news” o notizie pilotate. Basta far leggere al soggetto in questione solo notizie riguardanti un determinato argomento per plasmarne il pensiero. Per far credere che un determinato stato o fazione sia nemica, basta semplicemente far leggere e “girare” solo notizie che contengono questa tesi, abbattendo le altre. Ma come proporre all’attenzione degli individui solo notizie “utili”?

Modificando l’ordine dei “risultati”, mostrando quindi al soggetto per prime sempre e solo le notizie che si vogliono far vedere nei motori di ricerca e abbattendo qualsiasi notizia “potenzialmente pericolosa”. Tutto questo è parecchio lontano dalla tortura o le altre pratiche usate nel progetto MK-ULTRA, ma appunto rappresentano dei nuovi sistemi di controllo mentale. In questo caso non parliamo di controllo mentale indotto tramite un “catalizzatore” come l’LSD, ma di un controllo “velato”, nascosto al soggetto stesso che è inconsapevole di ciò, sfruttando i dispositivi elettronici che l’individuo usa ogni giorno.

Un individuo manipolato è un individuo che crede a ciò che è più conveniente ai poteri forti. mk-ultra

Significherebbe far credere alla massa di essere in pace, quando in realtà si è in guerra. Significherebbe far passare la nazione nemica come il male dell’umanità e la propria nazione come difensore della libertà e della pace. Significherebbe creare un popolo ignorante, avvolto in una vera e propria cupola, incosciente della realtà che accade, dato che ciò che può vedere è solo ciò che gli è permesso di vedere.

Forse il vecchio sogno dei Re, dei papi e dei dittatori si è realizzato. Forse la massa è ormai manipolabile. Eppure la massa è composta da individui e gli esperimenti di controllo possono funzionare, ma non in tutti i casi. Forse, proprio per questo non si può imporre un pensiero ad una massa, perché composta da alcuni individui che comunque la penseranno diversamente, perché

La massa è ricettiva di un’immagine, non di un pensiero. Non è una forza in movimento, ma statica, perché del pensiero interrompe il circuito, proprio come in fisica. Forse si può affermare che la massa fa massa: statica, inerte a qualsiasi manipolazione e a qualsiasi movimento. Per questo l’illusione di manipolare le masse è ridicola.
(Giorgio Gaber, in Guido Harari, Quando parla Gaber, 2011)

Manuele Duraccio

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Manu99

Cresciuto nell'epoca "d'oro" dei videogiochi. Tra i salti di Crash, le corse sui muri di Prince of Persia, i brividi per Resident Evil 1 e le avventure di Tomb Raider. Appassionato da sempre di lettura e giornalismo, con l'abitudine di dire sempre cosa pensa. Su qualsiasi cosa.
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