Se siete qui vuol dire solo una cosa: siete curiosi di conoscere dei succulenti aneddoti dal dietro le quinte di Psycho! Perciò non mi pare il caso di farvi ancora aspettare!
1. I diritti del romanzo di Robert Bloch da cui il film prende la storia sono stati acquistati in modo anonimo per soli $ 9.000.
Ebbene si. Ah, come dite? Non avete altri prezzi con cui confrontarlo? Subito accontentati: Il codice da Vinci è costato alla Columbia Picture ben 6 milioni, ad esempio.
Si vocifera inoltre che Hitchcock avesse acquistato quante più copie possibile del libro per cercare di preservare il finale del film.
2. Hitchcock vietò ai cinema di lasciare entrare in sala spettatori dopo l’inizio del film. La raccomandazione appariva sul trailer e su tutte le locandine: prima di ogni proiezione della pellicola, nella sala del cinema veniva riprodotto un sottofondo musicale, occasionalmente interrotto da una voce che diceva “Dieci minuti all’inizio di Psycho”, “Cinque minuti all’inizio di Psycho” e così via.
3.Per testare la paura che lo scheletro di Norma Bates poteva suscitare nel pubblico, il regista lo fece nascondere nel camerino dell’attrice protagonista Janet Leigh.
L’urlo che derivò dalla vista del fantoccio fu abbastanza forte da convincere Hitchcock a non apportare più modifiche.
4. Secondo alcuni biografi, Alfred Hitchcock stesso ebbe un rapporto travagliato con sua madre, che, come la signora Bates, lo costrinse a stare ai piedi del suo letto e dirle tutto quello che gli era successo, anche se il vero rapporto non era così disturbato come quello visto nel film. Non abbiamo elementi per provarlo, ma non c’è forse sempre qualcosa di autobiografico nelle opere di un’artista?
5. Il trailer originale durava più di sei minuti
Ben lontano dai montaggi misteriosi e furbi dei trailer a cui siamo abituati oggi, in quello che fu ideato e prodotto per Psycho vediamo il regista camminare per le stanze dei luoghi cardine del film, commentando di tanto in tanto degli oggetti.
8. Si dice sia il primo film americano a mostrare uno sciacquone sullo schermo.
Inutile negarlo: Hitchcock aveva qualcosa per i bagni. Non ci sorprende che questo curioso primato spetti a lui!
7.La scena dell’omicidio consta di 78 inquadrature e 52 tagli
Così come viene raccontato nel documentario, chiamato appunto 78/52 e dedicato interamente alla sequenza della doccia, le scene furono girate in sette giorni, con l’ausilio di Marli Renfro, che posò nelle scene di nudo.
8.La casa di Norman Bates, costruita appositamente per il film negli Universal Studios, è ispirata a quella ritratta da Hopper nel suo quadro House on the Railroad.
Sperando di aver soddisfatto la vostra fame di funfacts su questo film, vi do appuntamento alla prossima settimana!
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La vostra compagna di viaggi audiovisivi,
Martina Cappello
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