Un nuovo sfidante è apparso nella gara dei satelliti per la banda larga: il governo del Regno Unito, che secondo la CNBC ha impegnato 500 milioni di dollari per rilanciare la startup satellitare in bancarotta OneWeb.
Il governo britannico ha infatti ottenuto una partecipazione del 20% nel progetto OneWeb durante un’asta a New York. L’offerta fatta in consorzio con il gruppo indiano Bharti, secondo quanto riferito, valeva più di 1 miliardo di dollari in totale.
Il governo del Regno Unito contro Musk e Bezos
La mossa pone il governo del Regno Unito in concorrenza diretta con i miliardari Elon Musk e Jeff Bezos che stanno entrambi investendo ingenti somme di denaro nei loro progetti satellitari inerenti la banda larga: Starlink e Blue Origin.
Secondo il rapporto della CNBC, il segretario commerciale del Regno Unito Alok Sharma avrebbe confermato le ambizioni del Regno Unito, dicendo ai giornalisti:
Il nostro accesso a una flotta globale di satelliti ha il potenziale per collegare milioni di persone in tutto il mondo alla banda larga, molte per la prima volta, e l’accordo presenta l’opportunità di sviluppare ulteriormente la nostra solida base produttiva avanzata proprio qui nel Regno Unito.
OneWeb, con sede a Londra, ha licenziato gran parte del suo personale e ha presentato istanza per il Chapter 11 della legge fallimentare USA, non avendo raccolto i 2 miliardi di dollari di fondi aggiuntivi necessari per il suo lancio commerciale.
OneWeb è riuscita ad inviare 74 dei suoi 650 satelliti pianificati in orbita bassa per otto anni, indubbiamente meno dei 540 lanciati da Starlink di SpaceX (ma molti più di quelli lanciati da Blue Origin: 0). A tal fine, ha raccolto 3,4 miliardi di dollari, guidata dal colosso tecnologico giapponese SoftBank.
L’obiettivo primario di OneWeb era quello di fornire a parti rurali e poco connesse del mondo Internet affidabile ad alta velocità e bassa latenza utilizzando una costellazione di satelliti ad orbita bassa (LEO).
Per ora il Regno Unito spera che OneWeb possa contribuire a sostituire il sistema di navigazione satellitare Galileo dell’UE il cui utilizzo, secondo quanto riferito, è stato vietato da quando è avvenuta la Brexit. A seguito dell’accordo, anche la produzione di satelliti OneWeb verrà spostata dalla Florida al Regno Unito.
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