Rennes le Chateau: i misteri dell’abate Sauniére

L’Occitania è una regione francese del sud della Francia, terra ricca di storia, di leggende e … vino! E non escludo che le due cose, vino e leggende, vadano di pari passo.

In questa terra di eretici (qui si sviluppò l’eresia catara), templari e ubriaconi, c’è un piccolo borgo che è stato il centro di uno dei più grandi misteri dell’epoca moderna: Rennes le Chateau.

Con i suoi 87 abitanti, definirlo piccolo è quasi un eufemismo!

Si trova a circa mezzora di auto dalla ben più famosa Carcassonne; la si raggiunge con una strada tutta curve, una gioia per chi soffre la macchina.

Ma perché recarsi a Rennes le Chateau?

Se avete giocato a Gabriel Knight sapete già che questo borgo è legato alla leggenda del tesoro dei Templari.

Se non conoscete il gioco … Shame shame shame!! 

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Tutto iniziò quando l’abate Bérenger Saunière divenne parroco del piccolo borgo. Trovò la chiesa parrocchiale dedicata a Maria Maddalena in uno stato di totale abbandono; addirittura pioveva sulla testa dei fedeli durante la messa. Saunière trovò, non senza qualche difficoltà, i fondi per la ristrutturazione e nel decennio tra il 1887 e il 1897, i lavori vennero eseguiti.

In un diario Saunière parlò del ritrovamento di un sepolcro sotto l’altare, l’antica tomba dei Signori del paese, i marchesi di Hautpoul, che era stata murata. L’abate scrisse che qui ritrovò un contenitore di oggetti preziosi, definite sbrigativamente “Medagliette di Lourdes”; insieme a questo Saunière ritrovò una fialetta di vetro contenente delle misteriose pergamene.

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L’altare della chiesa di Maria Maddalena, disseminata, secondo i cercatori di tesori, di simboli massonici riconducibili all’ordine dei Templari

Fino a qui non ci sarebbe stato nulla di strano: molti nobili si facevano tumulare nelle chiese; se non fosse che nel cimitero di Rennes c’era una tomba indicata come quella dell’ultima marchesa di Hautpoul, ma la cui lapide era stata disegnata da Bigou, predecessore di Saunière. Ma se la tomba della famiglia Hautpoul era sotto l’altare, perché la marchesa era sepolta nel cimitero? C’era qualcosa che non tornava.

Saunière si dedicò, allora, a lavori notturni un po’ macabri nel cimitero; aprì la tomba, trovando dei resti, quindi cancellò le scritte presenti sulla lapide.

Ora, che Saunière non avesse proprio tutti i venerdì al loro posto è assodato, ma questo va un po’ oltre la follia.

Il mistero si infittisce

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Dopo il restauro della parrocchiale, Saunière iniziò a spendere enormi somme di denaro per la costruzione di una villa (Villa Betania), di una torre-biblioteca (La Tour Magdala), giardini e una serra. Tutto questo è ancora visibile a Rennes, tranne i giardini che sono stati trasformati in un ristorante già attorno agli anni ’50 del secolo scorso. Furbi gli abitanti di Rennes le Chateau!

Da dove provenissero tutti i soldi di Saunière nessuno lo sapeva; il parroco, inoltre, iniziò a ricevere visite di persone vicine all’ambiente esoterico, tra cui la diva dell’opera Emma Calvè, e a fare egli stesso numerosi viaggi a Parigi.

La Tour Magdala

Il vescovo di Carcassonne, che proprio stupido non era, chiese a Saunière spiegazioni, che però non gli furono mai date; decise quindi di sospenderlo dai servizi sacerdotali.

Il 17 gennaio 1917 un malore ridusse l’abate in fin di vita; fu chiamato un prete da un paese vicino per la confessione, ma questi si rifiutò di assolverlo (!!!). Saunière morì il 22 gennaio senza assoluzione e forse il segreto morì con lui, ma non le speculazioni.

Cacciatori di tesori

In un libro del 1982, Baigent, Leigh e Lincoln parlano del mistero di Rennes le Chateau sulla base di quanto scritto da Gérard de Sére, in collaborazione con Pierre Plantard, nel libro L’Or de Rennes.

Secondo Plantard nelle pergamene ritrovate da Saunière si trovava la genealogia di Bianca di Castiglia, regina di Francia dal 1226 al 1252, che la riconduce direttamente alla dinastia dei Merovingi e questi sarebbero i discendenti di Maria Maddalena e Gesù.

Rennes le Chateau
L’interno della chiesa di Maria Maddalena. si possono intravvedere due delle cinque statue dei Santi: Germana, Rocco, Antonio Eremita, Antonio da Padova, Luca. Se si uniscono le iniziali dei Santi si ottiene la parola … GRAAL …

In quella pergamena ci sarebbe, quindi, la prova che Gesù non è morto sulla croce, ma sarebbe fuggito con Maria Maddalena, approdando poi sulla costa francese. I figli di Gesù e della Maddalena si sarebbero sposati con la nobiltà del luogo e dato origine alla dinastia che passa attraverso re Dagoberto II fino a Bianca di Castiglia.

Inoltre Plantard sostiene che la finta tomba della marchesa di Hautpoul contenesse i resti di Maria Maddalena.

Questo segreto sarebbe quindi il famoso Tesoro dei Templari

trasmesso ai Catari, che credevano nel concubinaggio di Maria Maddalena e Gesù, quindi alla famiglia Hautpoul fino a Saunière.

Il Santo Graal non sarebbe altro che la linea dinastica che conduce fino a Gesù, uno dei più grandi segreti del mondo cristiano.

I soldi che Saunière ebbe a disposizione sarebbero il compenso per il suo silenzio.

Rennes le Chateau

In realtà i documenti che attesterebbero la veridicità di questa storia, e che sono depositati presso la Biblioteca Nazionale di Parigi, sono un falso: Pierre Plantard ha inventato tutto per crearsi un passato glorioso come discendente dei Merovingi e dare autorevolezza ad una società segreta fondata da lui stesso e da un amico attorno al 1950, denominata Priorato di Sion.

I soldi di Saunière deriverebbero invece dalla vendita di messe ed indulgenze.

Ciò non toglie che la leggenda, seppur falsa, ha il suo fascino; ed è per questo che Rennes le Chateau è meta ogni anno di molti turisti.

Siamo sicuri che gli 87 abitanti di Rennes ancora ringraziano l’abate Saunière per questa popolarità, inaspettata per un piccolo borgo sperduto nelle alture dell’Aude.

Rennes le Chateau
Le colline dell’Aude come si vedono da Rennes le Chateau

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