Un team di scienziati messicani ha scoperto il più grande sistema di grotte allagate del mondo; si estendono per 347 chilometri ed pare siano ricolme di manufatti.
Il labirinto di grotte è un’importantissima scoperta archeologica che promette di far luce sui misteri della civiltà Maya.
L’archeologo subacqueo Guillermo de Anda dell’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia, del Messico, ha guidato il Great Maya Aquifer Project (GAM) che da decenni esplora grotte sottomarine sulla costa caraibica della penisola dello Yucatán in Messico.
Come un viaggio a ritroso nel tempo verso la Civiltà Maya
La regione ha 358 sistemi di grotte allagate d’acqua dolce che si estendono per oltre 1.400 chilometri.
“Questa immensa grotta rappresenta il più importante sito archeologico sommerso del mondo”, afferma Guillermo de Anda.
Contiene più di cento diversi contesti archeologici, tra cui testimonianze dei primi coloni d’America, nonché fauna estinta e, naturalmente, cultura Maya.
L’attuale ricerca ha richiesto circa dieci mesi ed ha dimostrato che due sistemi di grotte, ovvero il Sac Actun e le grotte Dos Ojos fanno effettivamente parte di una cavità unica, immensa e continua.
Il direttore delle esplorazioni condotte dalla GAM, Robert Schmittner, ha riferito al quotidiano messicano El Pais in che modo il team di ricerca ha cercato di dimostrare la connessione tra i due sistemi di grotte giganti: “Era come cercare di seguire i vasi sanguigni all’interno di un corpo”, ha spiegato Schmittner,
un labirinto di percorsi che a volte si univano e talvolta si separavano. Dovevamo stare molto attenti.
Uno sforzo ben ripagato però, “un tunnel del tempo che ti trasporta in un luogo di 10.000 o 12.000 anni fa”, come lo ha definito de Anda.
Lo studio del sistema aiuterà a comprendere lo sviluppo della civiltà Maya, antecedente alla conquista spagnola: le città di quella società attingevano da una rete di doline collegate ad acqua sotterranea nota come cenotes.
E’ evidente che là sotto si possono celare molte informazioni utili a storici e antropologi che studiano tali popolazioni.
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