Saltare la colazione può sviluppare disturbi dell’umore: lo afferma uno studio

La colazione è un pasto molto importante per affrontare la giornata. Serve per darci la carica e svegliarci dal torpore della notte appena trascorsa. Eppure è uno dei pasti più sottovalutati. Sono in molti infatti che, appena svegli, non riescono a mangiare nulla. Altri si limitano a bere caffè. Eppure un “recente” studio pubblicato su Psychological Medicine, dimostra che saltare la colazione può avere effetti sulla psiche. Infatti, tra i partecipanti alla ricerca, alcuni erano soliti saltare la colazione. Questi avevano maggiori probabilità di sviluppare un disturbo dell’umore rispetto a chi seguiva i pasti in maniera più scrupolosa.

I dati raccolti si riferiscono a partecipanti che hanno iniziato lo studio nel 1985 quando avevano un’età compresa tra i 7 e i 15 anni. I ricercatori hanno analizzato più di 1000 partecipanti in un lungo periodo di tempo fino al 2011. I partecipanti erano molto vari, uomini o donne di età compresa tra i 26 e i 41 anni, di vario stato civile, istruzione, lavoro, ecc. Ciascuno ha riferito i dati circa l’assunzione di cibo durante la giornata.

Il nostro studio evidenzia che quando mangi può essere importante per la tua salute, non solo cosa e quanto mangi. Abbiamo scoperto che le persone che tendevano a saltare o ritardare la colazione e consumavano una quota maggiore della loro assunzione giornaliera di cibo nel corso della giornata, avevano maggiori probabilità di avere un disturbo dell’umore.

Così ha affermato l’autrice Johanna Wilson, dottoranda presso l’Università della Tasmania.

Ciò può essere dovuto agli effetti ormonali e circadiani del mangiare in un determinato momento, ma potrebbe anche essere dovuto al fatto che esistono persone più attive la sera o al mattino, cioè il cronotipo.

In effetti non è ancora chiaro se sono i disturbi all’umore ad aumentare la probabilità di saltare la colazione o se sia il fatto di saltare la colazione ad essere causa dei disturbi.

Queste relazioni possono essere bidirezionali e dovrebbe essere presa in considerazione una preferenza preesistente per determinati modelli alimentari a causa di tratti cronobiologici dell’individuo

Hanno spiegato i ricercatori. I risultati confermano quelli ottenuti da uno studio precedente.
Ovviamente non è detto che saltare la colazione sia motivo scatenante di un qualche disturbo dell’umore.

Come con molti studi epidemiologici, i risultati sono più generalizzabili per una popolazione piuttosto che per gli individui. Esiste un limite al numero di cose che possiamo misurare e questi fattori non misurati potrebbero spiegare le associazioni che abbiamo osservato. Studi futuri che identificano cose come i tratti del cronotipo potrebbero essere utili nel determinare l’influenza del mangiare del giorno sui disturbi dell’umore, ha aggiunto Wilson.

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