È possibile riportare i denti al loro colore originale? Quali sono i rimedi domiciliari per ottenere un risultato che sia soddisfacente? Prima di rispondere a queste domande, è necessario fare chiarezza su cosa si intende quando si parla di sbiancamento dentale.
Lo sbiancamento dentale, uno degli interventi estetici più richiesti in assoluto, include tutte quelle operazioni che hanno l’obiettivo di riportare i denti al loro colore originale.
Il suo obiettivo è di trattare le discromie dentali, ovvero le antiestetiche macchie, che compaiono solitamente nel corso della vita di un essere umano.
Le macchie che compaiono sui denti sono principalmente di due tipi: superficiali (causate da bevande e alimenti come il caffè e la liquirizia) o profonde (nel caso di assunzione di determinati farmaci).
Per molte persone è fondamentale trovare un rimedio a questo problema per ritrovare autostima e fiducia nei propri mezzi.
Come avviene lo sbiancamento
Lo sbiancamento dentale può essere effettuato sia a livello domestico che professionale. Nel primo caso è la persona coinvolta che, grazie all’uso di alcune soluzioni che vedremo, si occupa in prima persona di ridare ai propri denti un colore più lucente.
Se si procede, invece, per il trattamento professionale (consigliato soprattutto nel caso di discromie profonde) è necessario rivolgersi, appunto, a uno studio dentistico o comunque a un centro specializzato.
Ma come avviene lo sbiancamento? I modi sono sostanzialmente due:
- sbiancamento meccanico (sfregamento);
- sbiancamento chimico (uso di sostanze decoloranti).
Nel prossimo paragrafo vedremo quali sono i modi per ridare l’antico splendore ai propri denti in ambito domestico senza, quindi, doversi necessariamente recare in uno studio specializzato.
Sbiancamento domiciliare
Lo sbiancamento fai-da-te, rispetto ai sistemi professionali, ha senza dubbio costi più contenuti, ma richiede spesso tempi più lunghi affinché si possano notare risultati significativi.
Uno dei modi più diffusi per lo sbiancamento dei denti a livello domestico è il lavarsi i denti con il bicarbonato di sodio.
Per saperne di più su questo argomento, consigliamo la lettura dell’approfondimento presente sul sito del Dentista Lorello.
Quali sono le altre pratiche possibili tra le mura domestiche?
Eccole.
Dentifrici abrasivi
Rientrano in questa categoria tutti quei dentifrici, a granulometria differente, che permettono di levigare e sbiancare la superficie dei denti. Si tratta di un metodo da utilizzare solo in presenza di macchie assai superficiali. La raccomandazione, in questo caso, è di non farne un uso smodato per evitare il rischio di danneggiare lo smalto dentale.
Striscette sbiancanti
Le whitestrips sono piccole strisce adesive che vanno applicate sui denti due volte al giorno per almeno 30 minuti di tempo, il tutto per due settimane. L’effetto, sulla cui reale efficacia ci sono ancora molti dubbi, è dovuto al fatto che le striscette sono a base di sostanze sbiancanti.
Mascherine
Si tratta probabilmente del metodo più efficace tra quelli domestici. In questo caso, il paziente si fa realizzare dal dentista una mascherina in silicone morbido che ricalca la propria arcata dentale.
La mascherina, che al suo interno contiene sostanze sbiancanti sotto forma di gel, andrà portata seguendo le indicazioni dello specialista. L’effetto può arrivare a durare anche fino a 6 anni, a patto che ci sia qualche piccolo richiamo di tanto in tanto.
Fonti:
dentistalorellopadova.it/blog/sbiancamento-dentale/
it.wikipedia.org/wiki/Sbiancamento_dentale
Disclaimer: “Questi testi non vanno intesi come indicazioni di diagnosi e cura di stati patologici, pertanto è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico curante”.
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