Com’è noto, l’utilizzo delle piante nelle terapie contro vari disturbi sta prendendo sempre più piede; lo si deve alle innumerevoli proprietà e benefici che i frutti della Terra sono in grado di offrire e che possiamo applicare in tantissimi campi, tra cui quello medico.
La prostata è un organo molto importante e delicato nell’anatomia maschile che bisogna tenere sotto controllo in ogni fase della propria vita, ma in particolar modo dai 40-50 anni in poi. I disturbi legati alla prostata sono molto comuni; se in forma lieve e presi in tempo – rivolgendosi al proprio medico che eseguirà una diagnosi più approfondita – questi possono essere curati o tenuti sotto controllo.
Laddove possibile, l’uso di farmaci possono essere evitati optando per dei prodotti naturali e altrettanto efficaci. Studi recenti hanno infatti dimostrato l’efficacia di piante e bacche nelle terapie mediche o utilizzando integratori a base di ingredienti naturali (ad esempio Prostamol integratore Per la Prostata).
La Serenoa repens è una di quelle “piante miracolose” che aiutano a mantenere il benessere della prostata, ma anche di altre patologie. Il suo uso è molto comune oggi grazie ai suoi principi e sostanze di cui tutto il corpo può beneficiare.
Qualche informazione in più sulla Serenoa repens
La Serenoa repens è comunemente chiamata palma nana o palmetto; appartenente alla famiglia delle Palmaceae e originaria dell’America, la palma nana cresce al limite di boschi e foreste e la si riconosce facilmente per la sua dimensione, ovvero piccola rispetto alle altre palme della famiglia.
Ma ciò che la rende davvero speciale sono le sue proprietà benefiche e i costituenti chimici: steroidi (come il campestrolo e lo stigmasterolo), flavonoidi, olii essenziali, trigliceridi e altri ancora. Veniva originariamente utilizzata dagli indiani della Florida per curare infezioni e disturbi urologici; oggi invece i suoi frutti vengono utilizzati per produrre integratori e medicinali.
Perchè è così importante la Serenoa? Basti pensare che è una pianta fitoterapeutica utilizzata proprio nell’ipertrofia prostatica e i suoi estratti hanno dimostrato un effetto anti-androgeno e inibitorio su lipossigenasi e ciclossigenasi con azione antinfiammatoria. Medicinali e integratori a base di questa pianta vengono utilizzati anche per prevenire i tumori alla prostata, il dolore pelvico cronico, disturbi alla vescica (come infezioni o infiammazioni) fino anche gli squilibri ormonali che portano tra i tanti problemi alla caduta dei capelli.
Insomma, il suo uso spazia dalla medicina popolare a quella omeopatica e terapeutica. E’ però molto importante ricordare che i suoi benefici alleviano principalmente dal dolore nei casi più gravi e che il parere di un medico è fondamentale prima di iniziare una qualsiasi terapia fai-da-te. Questo perché come i lati di una medaglia, oltre ai benefici ci sono anche le controindicazioni legate all’uso scorretto.
Tra gli effetti collaterali abbiamo diarrea, vomito e nausea e non possono essere utilizzati da pazienti ipersensibili o in gravidanza o che presentano altri tipi di disturbi.
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