Shazam! Cosa ti racconta questo cinecomic?

La recensione con pochi spoiler sull'ultimo cinecomic di Warner Bros e targato DC

Sono passati pochi giorni da quando Shazam! è approdato nei cinema italiani e a tal proposito, è già stato scritto davvero di tutto: dalle vicende legali inerenti al nome del fumetto, al fatto che in passato, l’originale personaggio della DC aveva condiviso il medesimo nome di un altro grande soggetto di successo: Captain Marvel.

Infatti, sembra quasi destino che le due figure abbiano debuttato sul grande schermo nel medesimo periodo e questo fattore non è stato certamente d’aiuto nel lenire le inevitabili comparazioni.

Shazam è il vero Captain Marvel? E’ la domanda che si legge su alcune testate. Il punto della faccenda, però, si perde tra quella che è la reale esperienza in sala. Shazam è bel film? Potrebbe essere la vera questione a cui dare una risposta.

Come spesso accade negli adattamenti cinematografici, le aspettative sono tante e la reale percezione della pellicola viene irrimediabilmente inficiata dalle aspettative nutrite da coloro che conoscono già i personaggi e le vicende narrate.

Da questo punto di vista, non aver letto i fumetti può rappresentare un punto di vantaggio in grado di rendere l’esperienza audiovisiva innocente da pregiudizi e senza filtri e di sorta.

Innanzitutto, c’è da dire che mettere i due titoli l’uno a fianco dell’altro – per quanto sia difficile da evitare, data la prossimità dei rispettivi rilasci – non rende loro giustizia.

Se Captain Marvel, da un lato, è il tentativo di dire qualcosa di importante – con il tono “leggero” a cui l’MCU ci ha abituato negli anni – dall’altro abbiamo un lungometraggio DC che per la prima volta, risulta godibile anche da una platea di giovanissimi.

La Trama Di Shazam

Thaddeus Sivana è un bambino poco felice, schernito dai suoi stessi familiari. Nel lontano 1974, viene attirato da una forza misteriosa: si tratta di un mago di nome Shazam il quale gli offre in dono i suoi poteri. Qualora riesca a dimostrare di esserne degno.

Ma il giovanotto non è in grado di resistere alla promessa di una magia più forte, offerta da 7 losche entità che altro non rappresentano che i peccati capitali. Quasi come accade ad Adamo ed Eva, nel momento in cui afferrano la Mela proibita, Shazam si rende conto che Thaddeus non può essere l’eletto e lo rispedisce laddove lo aveva evocato.

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Thaddeus fa conoscenza del mago Shazam

Così, profondamente deluso dall’occasione persa, il bambino si trasforma in un individuo ossessionato dal cercare un modo per ripetere la singolare esperienza e divenuto grande, si rende conto che prima di lui, e poi successivamente, tanti altri hanno sperimentato il medesimo evento.

Studiando i casi di una (solo apparentemente) isteria di massa, un Thaddeus ormai consumato dalla sete di potere, riesce a mettere insieme i tasselli del puzzle e a varcare nuovamente la soglia di quel luogo misterioso.

Shazam è colto alla sprovvista, davanti a lui compare un adulto spezzato da una totale mancanza di fiducia nei suoi confronti ma testardo al punto da riuscire a impossessarsi della mela, un pretesto narrativo che fa da motore all’intero film e rappresentato da una sfera intrisa di potere.

Lo stregone, custode proprio di quel male, non riesce a impedire il peggio e Thaddeus torna sulla Terra armato di magia e dei 7 scagnozzi i quali, si impossessano del suo corpo come dei piccoli “Venom” sempre pronti a manifestarsi quando è ora di pranzo.

A quel punto, non c’è più motivo per Shazam di mettere alla prova il cuore delle persone da lui evocate. Il malefico dottore è fuggito con un grande male al seguito e bisogna subito eleggere un campione che possa contrastarlo.

Al cospetto del saggio individuo, compare Billy. Si tratta di un ragazzino di 14 anni, orfano e desideroso di scoprire che fine abbia fatto la madre che da piccolo l’ha abbandonato. Billy è un tipetto solitario e ribelle, non sta mai fermo nello stesso punto per più di una manciata di secondi ed è il figlio adottivo di una famiglia composta da altri orfanelli, genitori compresi.

Sembra l’innocente perfetto per calarsi nei panni di un supereroe e salvare il mondo. Ma Billy, una volta ottenuti i poteri, non si fionda alla ricerca di se stesso e dei suoi nobili scopi come accadrebbe nelle migliori favole Disney. In compagnia del suo amico Freddy, nonché fratello acquisito e viscerale appassionato di super-eroi, si danno alle birre e allo studio dei poteri in dote al nuovo aspetto del 14enne.

freddy e billy
A tutta birra con Freddy e Billy

Cosa ti racconta Shazam

I due iniziano un’avventura tutto tranne che eroica, alla scoperta delle capacità speciali di Shazam. Ma come ogni duo che si rispetti, anche questa coppia, alla fine, scoppia!

Dopo un litigio, il “campione” decide di darsi ai selfie a pagamento e alle performance pubbliche dei suoi poteri che tra le varie cose, lo portano a creare disastri e ad essere costantemente presente sui media della città.

Ben presto, la sua identità segreta viene colta dai restanti membri della famiglia (genitori esclusi) e ciliegina sulla torta, si rende visibile anche a Thaddeus che per evitare fastidiosi bastoni tra le ruote, decide di intercettarlo e annientarlo.

Billy che fino a quel momento aveva usato i suoi talenti solo per intrattenere i locali, è preso in contropiede dal fatto di dover affrontare per la prima volta un vero super cattivo. Obliterato dall’ostilità di Thaddeus, il ragazzino è costretto alla ritirata strategica che non durerà poi troppo…

L’occasione è propizia per ricordare agli spettatori una parabola onnipresente in tutti i cinecomic degni di questo nome: da grandi poteri, derivano grandi responsabilità. Di fatto, gli autori di Shazam dimostrano, così, che eroi non si nasce ma si può benissimo diventarlo.

E non è tutto. I richiami “etici” del film non sono poi tanto nascosti. “Le apparenze ingannano” è un motto che perdura durante tutta la proiezione almeno quanto “l’abito non fa il monaco” – sia dal punto di vista morale che meramente corporeo.

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Una delle sequenze iniziali di Shazam, il duo comincia a capire “come funziona”

Thaddeus è solo un bambino segnato dal dolore quando viene teletrasportato nella dimensione di Shazam, eppure la sua innocenza non basta a fare di lui la scelta ideale del mago – pur meritando una rivincita nei confronti di una vita priva di affetto e amore.

Billy non sa ancora di essere stato abbandonato da piccolo quando diventa il prescelto di Shazam ma è un individuo autonomo, che si è dato da fare e che è cresciuto senza vittimizzarsi. Quando ritrova davvero sua madre, è in grado di accettare la realtà, voltando pagina, e di valorizzare le persone che al contrario, lo hanno arricchito davvero.

La metaforica trasformazione in eroe, anche se non esplicita, avviene quando Billy dimostra di aver raggiunto un ulteriore stadio di maturità ed è sereno con i fantasmi del proprio passato. Non a caso, la sequenza coincide con il capovolgimento delle forze a favore dei buoni e la progressiva sconfitta del Dottor Sivana.

L’opera ha anche il tempo per parlare di quanto l’aspetto non rappresenti davvero il valore effettivo di una persona; ma questo è banale almeno come il susseguirsi della vicende, chiaramente facilitate per un pubblico più giovane della media.

Non a caso, la struttura narrativa del film ricorda i classici cult per ragazzi come i Goonies e il vecchio IT, modelli che al giorno d’oggi vengono riproposti con successo da una miriade di produzioni audiovisive (basti voltare lo sguardo all’esempio più lampante che è Stranger Things).shazam

Conclusioni

Quello di Shazam è un gradito approccio della Warner Bros a nuove generazioni, un ringiovanimento di un contesto narrativo fortemente dark e di conseguenza, poco adatto all’apertura verso utenti inesperti.

Nonostante questo, si percepisce molto bene la cadenza del film a “mantenere i rapporti” con il fan medio, risultando piacevole sia per giovani che per spettatori più maturi.

D’altro canto, fare un confronto diretto con il concorrente Captain Marvel è qualcosa che può essere fatto solo da un preparato conoscitore di entrambi gli universi; ma se siete dei genitori a caccia di un film che ha qualcosa da dire ai vostri figli, Shazam è il titolo che fa al caso vostro. E vi divertirete anche voi!

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Dave

Atipico consumatore di cinema commerciale, adora tutto quello che odora di pop-corn appena saltati e provoca ardore emotivo. Ha pianto durante il finale di Endgame e riso per quello di Titanic. Sostiene di non aver bisogno di uno psichiatra, sua madre lo ha fatto controllare.
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