E se ci fosse un luogo nel quale poterci rilassare e riposare in qualsiasi momento, in cui ricordarci di noi stessi e fare il pieno di energia e salute? Sembra un’utopia, ma questo luogo idilliaco esiste davvero ed è il bosco. Già solo pensare all’atmosfera silvestre, fa sì che ciascuno di noi ne percepisca a livello intuitivo tutti i benefici. Oggi la scienza conferma ciò che gli amanti della natura hanno sempre saputo: il bosco ci fa bene. Come dimostrano attuali ricerche, il bosco favorisce la calma interiore, l’ottimismo e le emozioni positive e, per di più, esercita una comprovata e molteplice azione terapeutica sull’organismo umano, come il rafforzamento del sistema immunitario, l’abbassamento della pressione arteriosa e la riduzione degli ormoni dello stress. Già da molti anni, i medici giapponesi hanno trasformato la classica passeggiata nel bosco in un metodo di provata efficacia per la gestione dello stress che opera una sintesi mirabile fra piacere e terapia: lo shinrin yoku (trad. lett. “bagno nella foresta”).
Cos’è lo Shinrin Yoku
Con tale espressione s’intende, in linea di principio, una permanenza consapevole e rilassata in questo ambiente riposante. Il concetto dello shinrin yoku si basa soprattutto sulla scoperta che l’aria del bosco contiene numerose sostanze benefiche per la salute, i c.d. fitoncidi, molecole odorose che vengono rilasciate dagli alberi per proteggersi dai parassiti e che hanno sorprendenti effetti terapeutici sugli esseri umani. In Giappone si è talmente convinti dell’efficacia di questo metodo che l’ente forestale statale lo consiglia già dal 1982 e i medici lo prescrivono addirittura ai loro pazienti, dato che è ormai ufficialmente riconosciuto come componente delle prevenzione sanitaria.
Anche negli Stati Uniti e in Europa lo shinrin yoku sta prendendo ampiamente piede e, sempre più persone, stanno scoprendo il “bagno nella foresta”. Per esempio, a Heringsdorf, sull’isola di Usedom, nel 2016 è stato aperto il primo bosco terapeutico ufficiale europeo. Inoltre, in diverse località della Germania è possibile avvicinarsi allo shinrin yoku grazie a seminari condotti da terapeuti forestali certificati o seguire corsi di formazione per diventare silvoterapeuti. Pertanto tale “tecnica” non è solo una tendenza effimera, una moda destinata a essere rapidamente dimenticata, bensì una meravigliosa opportunità per ricordarci delle nostre radici originarie, di quanto abbiamo bisogno della natura e di quanto possiamo attingere da essa. Inoltre, chiunque può accedere al “bagno nella foresta”. Non richiede conoscenze di base e attrezzature specifiche e non è necessario neanche essere particolarmente sportivi: lo shinrin yoku è indicato perfino per ai più refrattari al richiamo dell’esercizio fisico. Chiunque, giovane o anziano, sia in grado di recarsi nel bosco, può trarre vantaggio dai suoi effetti positivi. Non importa se si è lì per una passeggiata, per raccogliere funghi o ammirare il paesaggio. Quando ci tratteniamo nel bosco, abbiamo già compiuto il passo decisivo. Ne inspiriamo l’aria pulita e ricca di ossigeno e fitoncidi, lasciamo che l’ambiente salubre agisca su di noi e facciamo qualcosa di veramente buono per noi stessi.
Un regalo per corpo, mente e anima che ci ricorda il nostro dovere verso un mondo che, lentamente, sta cambiando fino a quasi scomparire sotto i nostri stessi occhi. Avete mai provato a chiedervi che cosa vi direbbe un albero se potesse parlare? Il cercare di essere meritevoli di una tale possibile e fantasiosa risposta è la chiave per rivalutare, finalmente, il valore della vita in tutte le creature che respirano ed esistono. Abbracciate un albero, provate a percepirne la “voce”, vi assicuro che sentirete il cuore perdere almeno un paio di battiti. Non si tratta di essere ecologisti, vegani, vegetariani o ambientalisti, è qualcosa che va ben oltre queste etichette. Ha più a che fare con l’amore e il senso di appartenenza che ci lega alla nostra Terra, alla capacità di vederla non solo come un mero pianeta bensì come un casa da proteggere e tutelare, anche a costo di procurarsi qualche taglio e cicatrice, anche rinunciando a delle comodità.
Perché la natura non è un posto da visitare.
È la nostra casa.
Gary Snyder.
Paola.
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