Sirenii: questi strani animali hanno ispirato le sirene, ma non te lo aspetteresti mai

Quando Ulisse si fece legare all’albero maestro per resistere al canto delle sirene, come descritto nel famoso poema che non avrà un riadattamento cinematografico, non immaginava che quelle creature mitologiche avrebbero tratto ispirazione da pacifici erbivori marini. Eppure, i sirenii (questo il nome scientifico dell’ordine) rappresentano il più probabile fondamento biologico dietro uno dei miti più affascinanti della storia umana.

Non sono pesci, non sono delfini: cosa sono davvero i Sirenii?

I sirenii, con il loro movimento lento e gli occasionali sospiri in superficie, potrebbero facilmente aver tratto in inganno marinai esausti dopo mesi di navigazione. La loro silhouette, intravista a distanza, presenta una vaga somiglianza con quella umana quando emergono verticalmente dall’acqua.

L’adattamento evolutivo di questi mammiferi all’ambiente acquatico ha prodotto caratteristiche straordinarie. Le loro ossa, insolitamente dense, fungono da zavorra naturale permettendo loro di rimanere sommersi senza sforzo muscolare continuo.

un sirenide in fondo al mare che guarda un camera

Una cosa ancora più affascinante è che controllano il loro galleggiamento regolando la quantità di gas intestinale grazie un sistema di navigazione verticale basato sulle flatulenze. Fun fact: i lamantini fanno la stessa cosa.

Attualmente esistono solo quattro specie di sirenii: il dugongo (Dugong dugon) e tre tipi di lamantini.

Cosa distingue questi animali dai loro “cugini” marini come foche e leoni marini? Mentre questi ultimi sono carnivori adattati secondariamente alla vita acquatica, i sirenii sono esclusivamente erbivori che possono consumare fino a 30 kg di vegetazione al giorno.

Il loro comportamento sociale rivela aspetti sorprendenti. Durante il periodo riproduttivo, i maschi si sfidano in arene chiamate lek“, comportamento che ricorda quello di cervi e altri ungulati terrestri.

un dugongo, della famiglia dei sirenii, che mangia dell'erba

Purtroppo però la loro vita è oggi minacciata da molteplici fattori: sviluppo costiero, collisioni con imbarcazioni e cambiamenti climatici. Gli scontri con le eliche delle barche causano cicatrici profonde e spesso fatali, tanto che in Florida i ricercatori identificano i singoli lamantini proprio grazie a questi segni distintivi involontari.

Il declino dei sirenii non rappresenta solo la potenziale perdita di un gruppo zoologico unico, ma anche l’impoverimento di interi ecosistemi costieri. Questi “giardinieri del mare” mantengono infatti in equilibrio le praterie sottomarine, habitat cruciale per numerose specie marine.

Gianluca Cobucci

La sua vita è cambiata quando ha letto una frase di William Edwards Deming: "Senza dati sei solo un'altra persona con un'opinione". Da quel momento ha iniziato a leggere e approfondire perché ha fame di conoscenza. Sa a memoria "Il Silmarillion" e cerca di diventare uno Jedi.

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