Il ritorno di una leggenda dell’animazione Giapponese, uno dei personaggi più celebri degli anni 80-90, uno dei primi manga/anime ad essere accusato di eccessiva violenza. Ecco Souten no Ken Regenesis!
Hokuto no Ken (arrivato da noi come “Ken il guerriero“) torna sui nostri schermi dopo anni ed anni di assenza.
Souten no Ken Regenesis
KENSHIRO !E già questo titolo è basato per scatenare la gioia di milioni di fan di tutto il mondo. Me compreso.
Questa volta si tratterà di un adattamento animato del manga Souten No Ken Regenesis, l’attesissimo nuovo manga ambientato 7 anni dopo la conclusione di “Ken il guerriero – Le origini del mito“, uscito ormai qualche mese fa.
Si anime e manga condivideranno le stesso nome ma, a detta del maestro e autore oltre che delle storica prima serie anche di questa nuova avventura Tetsuo Hara , avranno “inizi” diversi.
Il manga infatti riprenderà direttamente dalla fine de “le origini del mito”, mentre l’anime ripartirà dall’ultima serie animata prodotta nel 2006.
Soffermiamoci proprio sulla trasposizione animata.
Dopo anni di assenza, il ritorno di una leggenda cosi grande è un graditissimo piacere. Eppure il trailer ha mostrato una cosa che i fan non avrebbero mai voluto vedere.
L’USO DELLA “CGI”
Per i meno esperti: Computer-generated imagery, ossia una grafica completamente realizzata al computer, senza nessun disegno.
Non è la prima volta che il mitico guerriero della scuola Hokuto viene animato con la CGI, anni fa infatti usci un cortometraggio (“Hokuto No Ken-Legend of Heroes“) basato proprio su quest’ultima.
Ma in quel caso si trattava di un corto. Qui parliamo di una stagione intera.
I fan si sono chiaramente divisi, tra detrattori e amanti del progresso.
C’è però un punto in comune, una speranza che sia gli oppositori che i favorevoli alla CGI condividono.
Che questo nuovo Ken, NON faccia la fine di Berserk.
Berserk infatti rappresenta il massimo esempio di anime rovinato dalla CGI.
Un esempio che, ovviamente, non deve essere seguito.
Le animazioni, legnose e eccessivamente meccaniche, hanno letteralmente stroncato la seconda serie animata di Berserk.
Dalle mie parti si dice: “Peccarità”Eppure esistono anche numerosi ottimi esempi di impiego della CGI, ma la questione è molto più profonda di quanto si possa pensare.
Si tratta di abitudine.
Per numerosi fan, me compreso, ovvero quelli di vecchia data cresciuti con anime storici, l’uso della CGI è una novità che non vorremmo. Dopo anni e anni di anime con disegni, l’uso eccessivo del computer rispetto alla mitica coppia carta-matita ci fa stare male.
Personalmente non ho nulla da obbiettare ad un Ken in CGI (a patto che non ripeta gli errori di berserk), eppure avrei nettamente preferito lo stile “classico“.
I tempi stanno cambiando e magari tra qualche anno gli anime in CGI saranno normalità, mentre quelli con carta-matita saranno la strana eccezione.
Ma grafica al computer o no, l’importante è che Ken sia tornato.
E come fan mi dovete permettere di chiudere cosi, in un modo un’po strano ma che sicuramente ogni fan di Ken capirà.
ATATATATATATATATATATATATATATATATATATATATAT.
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