Il 4 marzo è un giorno speciale per gli appassionati di aviazione:
Oggi lo SPILLONE, nome con il quale è conosciuto in Italia il “Lockheed F-104 Starfighter”, compie infatti 62 anni.
Questo straordinario velivolo è stato (e probabilmente rimane) uno dei più grandi Caccia Intercettori di sempre. Dal lontano 4 Marzo 1954, data in cui si si alzò in volo per la prima volta, lo SPILLONE ha, infatti, collezionato una serie impressionante di record militari:
da quelli di velocità, è stato il primo aereo a superare la velocità di Mach 2.0, fino a quelli di quota, tanto da essere l’aereo scelto dalla NASA (l’ente spaziale statunitense) per l’addestramento dei propri astronauti.
In Italia, come detto, lo SPILLONE è un mito, amato e rimpianto da intere generazioni di piloti, di specialisti e di appassionati. Ha prestato servizio in forza all’Aeronautica Militare Italiana dal 1963 fino al 2005 e l’Italia, tra gli innumerevoli utilizzatori, è stato l’ultimo paese a “mandarlo in pensione”.
Nei lunghi anni di servizio lo SPILLONE si è guadagnato, oltre al rispetto di chi lo pilotava, anche la fama di aereo “difficile”, poco o per nulla propenso a perdonare gli errori di pilotaggio o le “avventure” fuori dei suoi parametri di volo (ne sono testimonianza, purtroppo, i numerosi incidenti che hanno costellato la sua vita operativa):
i soprannomi poco lusinghieri di “bara volante” o “fabbrica di vedove”, coniati dalla stampa appositamente per lui, riflettono bene questa caratteristica di aereo che richiedeva al pilota di essere trattato come un cavallo di razza e con tutto il rispetto che un “missile con le ali” (altro soprannome dell’aereo) richiede per essere pilotato e, soprattutto, riportato a terra.
Ricordo con la nostalgia di un bambino il boato che accompagnava il volo dello SPILLONE e ne ricordo le evoluzioni.
Si era negli anni ’70 ed era di prassi sentirli passare sopra la testa in volo supersonico e vederli, rigorosamente in coppia, provenienti dalla base di Grosseto o di Rimini, sorvolare a bassa quota la campagna e le città della Toscana, dove vivevo.
Proprio parlando con uno dei piloti del “Quarto Stormo Caccia” di Grosseto, ho sentito la sua profonda nostalgia per lo SPILLONE:
nonostante il privilegio di poter volare con una “bestia” (parole sue) come l’EUROFIGHTER, rimpiangeva il 104 che “doveva essere pilotato e non perdonava nulla” (sempre parole sue).
Oggi lo SPILLONE, nonostante i suoi 62 anni, vola ancora, anche se non più in servizio operativo:
esiste, infatti, negli Stati Uniti una formazione di TF-104 restaurati e rimessi in condizioni di volo, usata in esibizioni e air-show. La cosa che lascia noi appassionati italiani con un po’ di amaro in bocca è che nonostante tutti i velivoli di questa “pattuglia” siano aerei costruiti in Italia su licenza, forse non li vedremo mai più volare sui nostri cieli.
In ogni caso, ancora tanti auguri, SPILLONE.
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