Tatuaggi Giapponesi: quali sono e cosa significano

Le immagini tatuate più ricorrenti nella cultura giapponese

Probabilmente molti di voi hanno uno o più tatuaggi in varie parti del corpo (se ne avete, fateci sapere cosa rappresentano i disegni e su quale parte del corpo li avete tatuati).  Ma l’argomento dell’articolo è più specifico e si riferisce a una precisa frangia di questo segmento dell’arte. Parliamo di tatuaggi giapponesi; non solo intesi come stile o per il semplice utilizzo degli ideogrammi ma soprattutto come cultura.

Quando nascono i Tatuaggi Giapponesi

Nell’antichità, in Giappone, il popolo si tatuava il corpo fondamentalmente per due motivi:
il primo è per il mero scopo decorativo, un po’ come il tatuaggio moderno.
Il secondo invece, era quello della necessità di marchiare gli schiavi, piuttosto che prigionieri o criminali.

Il tatuaggio giapponese è chiamato “irezumi”, da “ireru” inserire e “sumi” inchiostro, con il tempo si è però ben differenziato da quello ornamentale, chiamando irezumi quello per gli scopi “legali” di cui abbiamo parlato sopra e gaman (che vuol dire pazienza) quello per scopi ornamentali.

Le immagini più ricorrenti nella cultura giapponese

Quali sono le immagini che provengono dalla cultura giapponese che sono più tatuate nel mondo? Ebbene, i draghi sono tra i soggetti più utilizzati, seguono poi i fiori di ciliegio (simbolo della impermanenza di tutti i fenomeni tra cui la nostra vita), il leone (come simbolo di potenza mentale e di forza della preghiera) e le carpe koi (simbolo di perseveranza e coraggio).

tatuaggio carpa koi
Tra i tatuaggi giapponesi, abbiamo anche molte rappresentazioni delle Carpe Koi

Abbiamo poi le famose maschere hannya (ovvero rappresentazioni dei demoni usate nel teatro giapponese), il serpente (simbolo di coraggio), passando poi per tutte le scritte realizzate con gli ideogrammi che possono citare dai versetti (o intere parti di sutra buddisti e in alcuni casi, persino degli haiku) a sciocchezze immani come il tatuaggio di Ariana Grande (che anziché significare 7 anelli come da desiderio, vuol dire griglia a carbone!).

Molto utilizzato è l’uccello hou-ou (un animale simile alla fenice), una grandissima varietà di fiori tra cui i fiori di
Loto (che vanno per la maggiore per il loro profondo significato legato all’omonimo Sutra buddista). Non si disegnano affatto i Yokai che sarebbero delle figure molto importanti nella cultura mitologica giapponese.

Insomma, abbiamo significati molteplici e quindi anche una scelta a dir poco numerosa e di conseguenza un margine di errore elevato rispetto alla complessità dei disegni. Pensate solo a quanto possa essere contorto realizzare un ideogramma per chi non sa parlare il giapponese; in questo caso, basta anche solo omettere un piccolo tratto e il significato della parola potrebbe cambiare radicalmente, con il rischio di portare sul corpo delle baggianate assurde per tutta la vita!

Forse è meglio una bella carpa o un drago, oppure un demone o un simbolo di protezione, voi cosa scegliereste? E se avete già dei tatuaggi giapponesi, quali avete realizzato?

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