L’amore per il mondo creato da Sir J.R.R. Tolkien è senza confini.Volete una prova? Sicuramente le ricerche di questo studioso pakistano non potranno non lasciarvi indifferenti. Secondo la sua tesi, la Terra di Mezzo è stata ispirata alla morfologia asiatica, dall’Himalaya all’India e al Pakistan.
La Terra di Mezzo è il Pakistan? L’inizio delle ricerche
L’ispirazione di Mohammad Reza Kamali per questo tema arriva nell’ottobre del 2015, quando è stata ritrovata nella collezione di Pauline Baynes una mappa annotata da Tolkien.
Il quella mappa, la Contea viene posizionata alla latitudine di Oxford e si fa corrispondere Minas Tirith a Ravenna. Altri punti di riferimento erano Belgrado, Cipro e Gerusalemme. Ma questi posti non sembrano essere troppo simili ai paesaggi letti nella trilogia.
Mordor e l’Himalaya
Il professore persiano di geofisica e geologia ha invece trovato dei luoghi molto più somiglianti, iniziando dal concept per le catene montuose che circondano Mordor.
Come si vede dalle seguenti immagini, nel mondo di Tolkien, l’Himalaya si trasforma in Ephel Duath (le Montagne dell’Ombra), le catene del Tian Shan nelle Ered Lithui (le Montagne di Cenere) e il Pamir nella valle di Udûn da cui Frodo e Sam cercarono di attraversare il castello nero.

Il fiume Anduin e l’Indo
Convinto su questa pista ha trovato un’altra similitudine e questa volta riguarda l’Anduin, il Lungo Fiume nel quale l’Unico Anello si disperse per più di duemila anni.
La forma del fiume fittizio ricorda molto quella dell’Indo, il fiume più lungo e importante del Pakistan. Inoltre, al suo centro, si trova un’antica isola fluviale che potrebbe essere stata l’ispirazione per Cair Andros, un’isola a forma di nave nel fiume Anduin.
L’isola rocciosa di Tolfalas
Un’altra delle somiglianze ritrovate è quella tra l’isola di Tolfalas, il punto più a sud di Gondor, e un’isola intermittente. Sì, avete letto bene. Il territorio individuato in questo caso è il Kutch, un territorio costiero della regione indiana del Gujarat.
A prima vista non sembra combaciare, infatti non stiamo parlando di un’isola. Ma ad un occhio più attento risulta che quel territorio è soggetto a varie inondazioni nel corso delle stagioni piovose, talmente tante che “distaccano” il territorio dalla terra ferma. Una vera e propria isola intermittente.

E come avrebbe potuto conoscere questa “Terra di Mezzo”?
Teorie affascinanti non credete? Ma negli anni ‘40 Tolkien non aveva Google Maps, da dove avrebbe potuto prendere tutte queste informazioni dal momento che non è mai stato in India in quegli anni?
A questa obiezione, Kamali risponde con una cartina del 1909 che molto probabilmente il professore aveva incrociato ad Oxford.
Infatti, la cartografia dei territori che oggi corrispondono all’India e al Pakistan era molto curata dagli inglesi, dal momento che quelle terre erano colonie dell’impero inglese.

La smentita Tolkieniana
Ma le smentite a questa teoria, oltre a venire dalla stessa mappa che ha ispirato inizialmente la ricerca, sono tantissime. Lo stesso Tolkien ha più volte fatto riferimento alla possibile ispirazione alla geografia del mondo reale: all’inizio negava questo intento (dato che la sua ideazione era più drammatica che geografica), ma con il tempo ha assimilato sempre di più la regione di Arda ad una versione arcaica dell’Europa.
E poi, citando una delle lettere del professore, “La Contea è basata sull’Inghilterra rurale e non su qualsiasi altro Stato al mondo”, “un villaggio del Warwickshire nel Giubileo di Diamante della Regina Vittoria” (ossia nel 1897).
Forse sì, l’Asia non è la reale ispirazione della Terra di Mezzo, ma è senz’altro meraviglioso risolvere strani indovinelli e scoprire territori magnifici. Soprattutto nel secondo caso in cui ci ritroviamo ad ammirare posti fantastici che viviamo quotidianamente. Uno dei tanti modi per ricordarci di quanto siamo fortunati ad avere questa Terra e di quanto la natura possa essere magica.
Fonti informazioni e immagini:
https://bigthink.com/strange-maps/tolkien-map/