Correva l’anno 1928 quando, al timone di un battello, faceva la sua comparsa Mickey Mouse, il topolino creato da Walt Disney.
Da allora, il nostro roditore di strada ne ha fatta, tanto che oggi ha addirittura un periodico con il suo nome.
Forse non tutti sanno che è stato il fumetto a seguire l’animazione, e non viceversa, come accade la maggior parte delle volte.
Dopo Topolino, Disney creò anche tutti gli altri personaggi che popolano il suo mondo; a differenza di quello che si potrebbe supporre, il primo personaggio a essere disegnato dopo Mickey Mouse non fu Pippo, ma Orazio.
Chi è Topolino?
Topolino, possiamo dirlo, è il classico secchione: primeggia in tutto, e sa fare mille cose e mille mestieri diversi: dall’idraulico al giornalista, dal giardiniere al detective. Nelle vesti di collaboratore della Polizia, Topolino è spesso sulle tracce di Macchia Nera e Gambadilegno, criminali impenitenti (il secondo poi, è il suo antagonista per eccellenza e hanno debuttato insieme. Sarà per questo che nonostante tutto, sembra che sotto sotto si vogliano quasi bene?). Il Commissario Basettoni e Manetta, infatti, non brillano certo per spirito deduttivo.
Topolino, insieme al fidato amico Pippo, è anche impavido esploratore di universi paralleli e di mondi lontani nel tempo e nello spazio, nel laboratorio del professor Zapotec.
Topolino sa perfino trovare spazio per la vita privata: ha una fidanzata, Minnie, a cui è legato da un solido quanto longevo legame. Quel lontano 1928, infatti, c’era anche lei a bordo del famoso battello…Il nostro ha anche due nipotini, Tip e Tap, che occasionalmente vanno a trovare lo zio.
Il successo
Ma come è possibile che un personaggio così perfettino, bravo in tutto, possa essere anche così simpatico?
A darci la risposta è, nientemeno, l’ Organizzazione Mondiale delle Nazioni Unite che nel 1935, nomina Topolino simbolo internazionale di buona volontà.
Topolino è sempre disponibile, sempre sorridente e di buonumore. Certo, non deve risultargli così difficile: tutto gli fila sempre liscio. Impossibile non pensare al povero Paperino, perennemente sul punto di perdere le staffe, a cui però non ne va dritta una: dal conto in banca sempre in rosso, allo zio perennemente alle calcagna, per arrivare al cugino superfortunato che gli insidia la fidanzata (fin troppo compiacente).
Topolino ha una vita praticamente perfetta – ma – ed è questo a renderlo un personaggio così positivo, il suo successo personale non lo ha reso sordo alle sfortune altrui. Non ha mai un atteggiamento di sufficienza o sussiego con Pippo che diciamocelo, non è esattamente una cima. Anzi, ascolta con paziente partecipazione le sue fatiche letterarie nella serie “I mercoledì di Pippo”. Aiuta gli amici poliziotti e non fa mai nemmeno lontanamente pesare loro il fatto che senza di lui, non caverebbero un ragno dal buco.
Un gentiluomo, insomma, ma soprattutto un vero amico, per i topolinesi ma anche per ognuno di noi.
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