Che cos’è la coscienza e da dove proviene? Uno dei dilemmi che ha dato da fare alle grandi menti fino dagli albori della speculazione. Oggi è un argomento affrontato da fisici, scienziati cognitivi e neuroscienziati. Esistono alcune teorie prevalenti a riguardo.
Cos’è la Coscienza?
La prima è quella fondata sul materialismo: la coscienza si emana dalla materia; nel caso dell’essere umano, dai neuroni all’interno del cervello. Se togliamo il cervello dall’equazione la coscienza non esiste. Tradizionalmente, gli scienziati sono sempre stati materialisti convinti.
La seconda teoria è quella del dualismo mente-corpo, più spesso considerato dalle religioni o meglio ancora dall’approccio spirituale: la coscienza è separata dalla materia. Fa parte di un altro aspetto dell’individuo, che in termini spirituali è stato chiamato anche anima.
Poi c’è una terza opzione che sta guadagnando terreno in alcuni ambienti scientifici, il panpsichismo. In questa prospettiva, l’intero universo è pervaso dalla coscienza.
Il Panpsichismo
Tutti gli esseri, viventi e non viventi, posseggono delle capacità psichiche, come ad esempio la capacità di pensare in modo cosciente. Le idee (platonicamente parlando) oltre a trascendere il mondo sono anche immanenti alla natura: il cosmo è in sostanza animato da un principio che si potrebbe definire ‘intelligente’.
In questa visione tutto ciò che sperimentiamo viene filtrato e interpretato dalla nostra mente. Senza questo processo cognitivo l’universo è come se non esistesse affatto (o almeno non senza una sorta di coscienza che lo osserva). Nella meccanica quantistica, d’altronde, le particelle non hanno una forma definita o una posizione specifica fino a quando non vengono osservate o misurate.
Il neuroscienziato Christof Koch è un sostenitore del panpsichismo. Koch afferma che gli organismi biologici sono consapevoli perché quando si inseriscono in un nuovo contesto possono cambiare il loro comportamento per abituarsi alla nuova prospettiva.
Il fisico Sir Roger Penrose è un altro sostenitore. Penrose negli anni ’80 ha proposto che la coscienza potrebbe essere il risultato di fenomeni quantistici ancora ignoti.
Il fisico teorico Bernard Haisch, nel 2006, ha suggerito che la coscienza è prodotta e trasmessa attraverso il vuoto quantico: qualsiasi sistema che abbia una complessità sufficiente potrebbe generare o trasmettere coscienza.
Il neuroscienziato e psichiatra Giulio Tononi propone un approccio leggermente diverso chiamato ‘teoria dell’informazione integrata’: la coscienza è una manifestazione che ha una fonte reale, fisica, da qualche parte nell’universo, che non abbiamo ancora trovato. Tononi ha messo a punto una unità di misura, il phi, della coscienza posseduta da un oggetto.
Insomma, le teorie fioccano, ma probabilmente la soluzione è ancora lontana. Per ora ci dobbiamo accontentare di un po’ di sano romanticismo quando parliamo della coscienza.
Leggi anche:
Arriva il Caldo Assoluto: qual è la cosa più calda nell’universo?
Ti è piaciuto questo articolo? Dicci cosa ne pensi nei commenti qui sotto o esplora altri contenuti dal nostro menù!
Hai una storia da raccontare o un'opinione da condividere? Mandaci il tuo articolo scrivendoci a [email protected].
Vuoi unirti al nostro team e collaborare con noi? Scopri come candidarti alla pagina dedicata: collabora.