Uno studio spiega l’esistenza di parti inutili del corpo, lascito della nostra evoluzione

L’evoluzione umana ha lasciato dei segni sul corpo umano, si tratterebbe di alcune parti considerate inutili perché oggi non hanno alcun utilizzo, ma che sono un lascito dei nostri avi.

L’antropologa evoluzionista del Boston College Dorsa Amir ha studiato questi elementi e li ha chiamati “strutture vestigiali” stilando una lista per fare il punto della situazione.

Uno degli elementi che caratterizzava i nostri avi era la coda, utile per mantenere l’equilibrio o spostarsi sugli alberi, oggi, con l’evoluzione, è sparita. Tuttavia la coda si sviluppa durante la fase embrionale intorno alla quarta o sesta settimana e poi scompare lasciando il coccige come ricordo di un tempo passato.

Un altro elemento del nostro corpo che caratterizza la nostra evoluzione, sono i denti del giudizio. Si tratta di denti che si posizionano oltre gli ultimi molari. Oggi molte persone sviluppano una mascella troppo piccola che non può contenerli, ma i nostri avi li utilizzavano per masticare cose dure come le ossa.

Il muscolo palmare lungo è un muscolo del polso che alcuni hanno mantenuto, ma oltre il 14% della popolazione non hanno più. Serviva per arrampicarsi agevolmente sugli alberi. Potete scoprire da soli se lo avete ancora. Girate il palmo della mano verso l’alto e unite il pollice con il mignolo, se sul polso notate un muscolo in evidenza allora avete mantenuto il muscolo palmare lungo.

E ancora, altri segni della nostra evoluzione. Alcune persone presentano il Tubercolo di Darwin, un ispessimento della pelle dell’orecchio che serviva per muoverlo e capire la provenienza dei suoni. La nostra specie si è evoluta e ha poi sviluppato la capacità di muovere il collo e la testa con estrema facilità.

CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=260521

Molti si chiedono l’utilità della pelle d’oca. Questa caratteristica è presente anche in altre specie animali, entra in funzione col freddo e con la paura. Probabilmente serviva per far rizzare i peli e farci apparire più grandi, come avviene per la coda dei gatti, inoltre trattiene il calore aiutando l’uomo a riscaldarsi quando scendono le temperature.

La plica semilunare. Qualcuno avrà notato un angolino rosa di pelle all’interno dell’occhio chiamata caruncola, questa è probabilmente ciò che rimane di una terza palpebra orizzontale, proprio come è presente in alcuni rettili o uccelli e che l’evoluzione ha ritenuto inutile.

I neonati hanno l’istinto di afferrare gli oggetti e di aggrapparsi, residuo dell’atteggiamento dei primati che trasportano i propri piccoli aggrappati ai genitori.

Come lascito dell’evoluzione alcuni citano anche l’appendice e i capezzoli maschili, tuttavia bisogna ricordare che un recente studio, pubblicato su “Competes Rendus Palevol” ha dimostrato che questa escrescenza ha una sua utilità aiutando il sistema immunitario.

Mentre i capezzoli maschili si formano nell’individuo durante la vita embrionale prima che svenga determinato il sesso del nascituro, quindi non hanno un significato nella nostra evoluzione.

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