Uomini sulla Luna (Destination Moon) è un film di fantascienza del 1950.
La pellicola, a quasi 70 anni dalla sua uscita, continua a rimanere, pur nella sua ingenuità figlia del tempo, il primo film di fantascienza “attuabile”.
La trama affronta tutti gli aspetti economici e organizzativi, insieme a quelli scientifici e tecnologici che stanno dietro alla progettazione di un viaggio dalla Terra alla Luna.
Nel film, oltretutto, gli uomini, sulla luna, ci arrivano davvero…
Ma andiamo con ordine:
Il soggetto è un mix ben riuscito tra il romanzo “Razzo G.2” (Rocket Ship Galileo) e il racconto “L’uomo che vendette la Luna” (The Man Who Sold the Moon) entrambi di Robert A. Heinlein.
Lo stesso Heinlein collaborò alla sceneggiatura e nel 1951, la trasformò in un romanzo dal titolo “Destinazione Luna”.
La produzione, per le scene ambientate nello spazio e sulla Luna, volle due collaboratori particolari:
il divulgatore scientifico Willy Ley e l’illustratore Chesley Bonestell che, se non lo conoscete…
Altro ospite d’eccezione, nel film è, addirittura, Picchiarello!
In Italia il film ebbe una storia tormentata.
Dopo l’uscita nei cinema sparì e se ne persero le tracce.
Non fu possibile rivederlo per più di 25 anni.
Venne nuovamente distribuito nel 1975 con il titolo Destinazione Luna.
Nel nuovo doppiaggio, vista la sparizione di quello originale, c’è addirittura un easter egg ante-litteram.
Il curatore della riedizione inserì, infatti, una battuta “fuori sincrono”:
“…e gli Urania che ho comprato ma non ho letto”, dice a un certo punto uno dei protagonisti.
Il fatto è che la rivista URANIA cui fa riferimento inizia a uscire nel 1952 e quindi non esisteva al momento della storia narrata nella pellicola.
Altra chicca della riedizione italiana è il prologo.
Assente nella edizione originale viene inserita, infatti, una voce narrante (doppiata da Romano Ghini).
La voce si occupa preparare gli spettatori al racconto che seguirà e di concludere il film con una sorta di “morale della favola”…
Come già ampiamente spiegato nei post della serie FantaScienza-Film Classic (Quando i Mondi si Scontrano e Il Pianeta Proibito) non bisogna guardare il film con “occhi moderni”.
Se ci si dimentica si può correre Il rischio di vedere astronauti che indossano scarpe “eleganti”, pantaloni “con la piega” e camicie.
Oppure di notare che nelle scene di attività extra-veicolare le corde seguono, inesorabilmente, la gravità terrestre.
Questo nonostante gli “astronauti” escano dal razzo, nello spazio, capovolti.
O ancora, la discesa dal portello del razzo sulla luna portando a spalla una comoda scala di alluminio…
Rischiando di perdersi le problematiche su carico utile, consumo di carburante e calcolo delle orbite.
Problemi che raramente venivano trattati, all’epoca, in film del genere,
Problemi che, pochi anni dopo, i pionieri del volo spaziale dovranno affrontare per arrivare sulla luna.
Uomini sulla luna è un meraviglioso racconto di fantascienza.
È anche una sorta di “manuale delle istruzioni” per chi, quasi 20 anni dopo, sulla luna proverà ad andare davvero.
Sarebbe, al solito, un peccato perderselo.
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