Alcune verdure, come ben sappiamo, hanno un sapore amaro che non piace certo a tutti. Anzi, ci sono un sacco di persone che sono proprio disgustate dal sapore di molti vegetali, e forse ce ne sono anche tra voi che state leggendo. Beh, ho una notizia buona ed una cattiva. La prima è che potete dare la colpa ai vostri geni (e quindi ai vostri genitori!), la seconda è che il disgusto si può superare (eddai, che per birra e caffè lo avete superato eccome, fate uno sforzo anche per i broccoli).
Verdure disgustose? Il perché della scienza
La scienza ritiene da tempo che vi siano delle questioni genetiche, infatti, alla base di questo disgusto. Parte che una persona su cinque li trovi insopportabili. Queste persone vengono chiamate super-gustatori, e per loro i vegetali cruciferi (cavoli e cavolini nonché broccoli e broccoletti) sono semplicemente disgustosi.
È indubbiamente vero che i cruciferi siano pieni di nutrienti, vitamine e beta-carotene, ma indovinate un po’? Sono anche carichi di glucosinolato, causa della produzione di un olio dal sapore amaro durante la masticazione. Ma perché non è ugualmente fastidioso per tutti?
Pare che vi siano due varianti di un gene chiamate AVI e PAV, che regolano la percezione di questo sapore amaro. Circa il 50% delle persone li ha entrambi, e sente questo sapore in modo più o meno accentuato, ma ci sono due varianti: il 30% delle persone possiede infatti due geni AVI, e non è proprio assolutamente in grado di percepire il sapore amaro delle verdure. Chi possiede due geni PAV, invece, appartiene alla categoria dei super-gustatori. E in questo caso, dicono i ricercatori della American Heart Association Scientific Sessions, si parla di un sapore tanto amaro da rovinarti la giornata.
Attenti però, che la scienza dice pure che ci si può abituare
Ok, magari siete tra le sfortunate persone che sono geneticamente ostili al cavolfiore. Ma questo vi giustifica a non mangiarlo?
Stavolta la scienza vi si oppone: se aveste ascoltato i vostri genitori invece di nascondervi i broccoli in tasca pur di non mangiarli, forse adesso il vostro palato si sarebbe adattato al sapore che tanto disprezzate.
Già, perché è stato dimostrato che il consumo abituale di verdure amare è in grado di stimolare dei cambiamenti nel mix di proteine presenti nella saliva. La conseguenza? Un cambio di percezione da parte dei recettori del sapore, causato da proteine che, si pensa, siano in grado di legarsi con le sostanze responsabili del sapore stesso.
Quindi, niente scuse.
Mangiate i vostri cavolini di bruxelles, oppure a letto senza cena!
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