L’Italia nasconde delle bellezze inestimabili all’interno del suo territorio, che purtroppo non sono sempre valorizzata a dovere. Tuttavia, tra gli amanti del viaggio, c’è sempre chi non si lascia scappare i dettagli. Non a caso, una delle tappe obbligatorie per ogni viaggiatore che si rispetti, è Parma.
La città è stata eletta Capitale Italiana della Cultura 2020 e a buon vedere: dalla gastronomia che in un’avventura non può assolutamente mancare, all’architettura, dall’arte con i più grandi rappresentanti italiani, ai musei per ammirare la storia che caratterizza il luogo.
Se l’intenzione è quella di visitare ogni angolo della città, passandovi quindi molto tempo, sarà opportuno pernottare, magari affidando una casa a Parma. Inoltre, sarà opportuno preparare una scaletta o un itinerario per godere del soggiorno e per visitare ogni meta con tranquillità e senza stress. Un’altra opzione è quella di consultare una guida per avere indicazioni più precise e già in qualche modo pilotate.
Vediamo, dunque, cosa non ci si può assolutamente perdere nella splendida Parma.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta
È una delle cattedrali più importanti della città di Parma, la cui costruzione iniziò nel 1059 e venne consacata nel 1106. Sorge proprio su Piazza Duomo: il suo stile è romanico, ma gli interventi che si sono susseguiti negli anni le hanno donato uno stile gotico e rinascimentale.
Tra le particolarità della cattedrale abbiamo la Cupola dipinta da Antonio Allegri (il Correggio), risalente al ‘500. È considerato tra i più bei capolavori d’arte della storia italiana, dove sono rappresentati l’Assunzione della Vergine circondata dagli Apostoli e dagli Angeli con strumenti musicali e i patroni di Parma.
Inoltre, all’interno troviamo anche l’Angelo d’Oro, che nel 2009 era esposto sul tetto della cattedrale; la croce che l’Angelo tiene in mano fu colpito da un fulmine e diede vita a un incendio all’interno della guglia, i lavori di ristrutturazione terminarono nel 2015.
La Galleria nazionale
Un museo che racchiude una collezione iniziata nel periodo rinascimentale a opera di Farnese e che, ad oggi, espone i più bei dipinti, opere d’arte, monete e sculture della storia di Parma. Nel 1734 una buona parte della collezione venne trasferita a Napoli da Carlo di Borbone, ma con l’arrivo in città di Filippo di Borbone e consorte, la galleria fu aggiornata con ulteriori opere e bellezze del periodo.
Ad arricchire la collezione fu anche la generosità di molti duchi grazie alla fondazione dell’Accademia di Belle Arti, durante saggi ed eventi da parte di allievi e non. Insomma, una collezione che non ha eguali e dove è possibile ammirare molte opere di Beato Angelico, Leonardo da Vinci, Parmigianino, Canaletto e altri ancora.
Parco dei Cento Laghi
Nell’itinerario non può certamente mancare una passeggiata per ammirare le bellezze naturali che circondano Parma e l’Emilia Romagna in generale. Il parco dei Cento Laghi si trova nell’alto Appennino parmense e racchiude diverse comuni; un’area molto ben organizzata per adulti e bambini, con percorsi e indicazioni specifiche dove poter fare birdwatching – qui si può avvistare l’aquila reale, diverse specie di falco tra cui il pecchiaiolo e il pellegrino – e avvistare caprioli, cinghiali e altra fauna minore. Ma anche la flora del parco con i castagneti secolari, numerose varietà di fiori, tra cui la rara primula appenninica.
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