La manifestazione nacque nel 1970, quando il New York Times pubblicò una copertina con la quale proponeva l’istituzione di un giorno dedicato al nostro pianeta. L’iniziativa del World Earth Day nasceva soprattutto dalla necessità di mettere in luce i problemi legati all’inquinamento ambientale e di promuovere un comportamento corretto nei confronti della Natura e della nostra Terra. A distanza di 50 anni, però, la situazione sembra essere drammaticamente peggiorata: non solo la salute del pianeta è più a rischio che mai, ma molti governi dei Paesi più influenti (ed inquinanti) del mondo sembrano ignorare o sottovalutare i rischi legati all’inquinamento e alla cattiva gestione delle risorse ambientali. Vediamo quali sono attualmente i pericoli più allarmanti della nostra Terra:
- I fuochi di Chernobyl
Chernobyl, come tutti sanno, è un’area ancora estremamente a rischio: le radiazioni continuano ad essere piuttosto elevate, e a distanza di oltre 30 anni gli effetti dell’esplosione della centrale nucleare sembrano essere ancora presenti su tutto il territorio. Oltre a questo, una serie di incendi esplosi in Ucraina si sono avvicinati pericolosamente all’area di Pripyat, mettendo seriamente in allarme gli scienziati che operano a Chernobyl, che hanno rassicurato sul fatto che un’altra esplosione nucleare sarebbe improbabile, ma i livelli delle radiazioni potrebbero alzarsi drammaticamente, se i fuochi si avvicinassero ancora. Per adesso questi livelli sono sotto controllo, ma i fuochi hanno avuto un impatto devastante sulla fauna locale: in trent’anni la zona circostante Chernobyl (la cosiddetta Foresta Rossa) si è infatti trasformata in una vera e propria riserva dove almeno 100 specie di animali selvatici possono vivere indisturbati. Almeno finora: se i fuochi dovessero sfuggire al controllo e non potessero essere spenti, si rischierebbero le vite di moltissimi animali, alcuni anche a rischio di estinzione, che potrebbero vedere i loro habitat e le loro fonti di cibo completamente distrutti dai fuochi. Anche in questo caso l’incendio è stato causato dall’uomo: il governo ucraino sostiene che a causarlo siano stati i contadini che davano fuoco alle sterpaglie appena tagliate. Il vento ha fatto il resto, facendo correre il fuoco pericolosamente vicino all’ex centrale nucleare di Chernobyl.
- I Koala: specie a rischio?
Gli incendi che stanno devastando l’Europa dell’Est hanno interessato recentemente anche l’Australia, mettendo in serio pericolo la fauna locale, in special modo i Koala, animali tipici del Paese, praticamente inermi e indifesi di fronte ad un simile disastro ambientale.
I Koala erano stati finora classificati come specie “vulnerabile”, ma il WWF ha proposto di cambiare la classificazione della specie come “a rischio”, per incentivare il Governo a dedicare più attenzione alla ripopolazione di questo animale. Già nel 2009 una serie di ondate di calore e inondazioni nel Paese avevano messo a serio la sopravvivenza dei Koala, ma le devastazioni causate dagli incendi hanno spaventato gli studiosi e le persone di tutto il mondo, colpite dalle immagini dei fuochi e dei piccoli mammiferi bruciati vivi. Il Governo Australiano ha promesso di mettere in atto iniziative e finanziamenti per aiutare la specie a prosperare di nuovo, oltre che ad incentivare la riforestazione di tutte le aree interessate dagli incendi.
- Il cambiamento climatico è ancora un serio problema
Il tema del World Earth Day di quest’anno è proprio il cambiamento climatico: grazie alle iniziative proposte dall’attivista Greta Thunberg e dall’associazione Fridays for Future, ci sono state molte campagne di sensibilizzazione sulla necessità urgentissima di fare qualcosa per salvaguardare il nostro pianeta. Mentre il mondo è in quarantena, i livelli di inquinamento si sono abbassati in tutte le più grandi metropoli del mondo, rendendo i cieli più limpidi e l’aria più respirabile, a dimostrazione che è proprio l’attività umana sregolata e non controllata a fare i maggiori danni alla nostra Terra. I promotori del World Earth Day propongono sul loro sito molti articoli informativi e “lezioni digitali” per chiunque sia interessato al tema, e per chiunque voglia prendere sul serio in considerazione l’idea di vivere in modo più etico e sostenibile.
- Non dimentichiamoci di loro: i pangolini
Sapete che il pangolino è l’animale più trafficato illegalmente del pianeta? Questo perché nella medicina tradizionale cinese, le loro scaglie sono considerate estremamente curative. La loro carne viene anche consumata in diversi Paesi asiatici. Ma questa caccia incontrollata ha reso il pangolino (di cui esistono 8 specie) uno degli animali a maggior rischio di estinzione nel mondo. Se la Cina ha dichiarato illegale il commercio di pangolini nel Febbraio 2020, purtroppo molte persone continuano a procurarsi i loro prodotti importandoli di nascosto e con ogni mezzo possibile.
Il commercio di animali selvatici e il consumo delle loro carni è ancora una questione spinosa in Cina, ma l’opinione pubblica è cambiata radicalmente negli ultimi anni: attualmente, il 90% delle persone ritiene che un divieto totale al commercio di specie selvatiche possa essere giusto. Le nuove generazioni saranno in grado di mettere la parola fine al consumo di prodotti derivati da animali a rischio di estinzione prima di perderli per sempre?
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