Il co-fondatore di Wikipedia, Jimmy Wales, a due anni dall’annuncio di una piattaforma social, pare abbia dato conferma che il suo WT: Social sia arrivato a un punto di svolta.
Ma quali sono le differenze con Facebook? Se ci fermiamo al layout non molte, ma quel che davvero cambia è il contenuto, o meglio, la gestione del contenuto. Jimmy Wales punta infatti ad un social network che sia privo di pubblicità, fake news e odio. Idea brillante e che sembra arrivare a pennello dopo gli scandali che hanno colpito Zuckerberg, papà di Facebook, ultimamente.
Facebook perde utenti alla stessa velocità con cui 10 anni fa ne ha acquisiti e Jimmy Wales si è fatto avanti con un ottimo progetto per rispondere ai bisogni degli utenti.
WT:Social, come funzionerà?
L’obiettivo è di incanalare il sistema di comunicazione dei normali social e renderlo verificato e affidabile. Solo contenuti di qualità insomma a differenza di ciò che ultimamente gira senza freno sui maggiori social media.
L’idea di Wales mette le radici nel 2017, quando la piattaforma WikiTribune prese forma. Jimmy Wales ha fatto della battaglia alle fake news una battaglia personale, tanto che ha dichiarato che non scenderà a compromessi per il mantenimento della piattaforma aprendolo alla pubblicità,ma esattamente come per Wikipedia, si reggerà su un abbonamento da parte degli iscritti, che in cambio avranno un social affidabile nel quale leggere e condividere notizie reali. Niente meccanismi di clickbaiting, dunque.
Ma quali sono le tariffe?
Le tariffe per WT: Social comprendono due forme: un abbonamento da 12 euro mensili o quello da 90 euro annui. In cambio l’utente avrà una totale protezione della privacy (cosa non scontata ultimamente) e contenuti verificati e moderati. In realtà l’idea è che la politica di abbonamento sia anche un modo per non affondare nell’immediato e non ricevere più iscrizioni di quanto i server siano capaci di supportare, soprattutto in fase di lancio.
Quali differenze noteremo?
Wt: Social è online da circa un mese, è disponibile solo in inglese ma gli utenti possono iscriversi da tutto il mondo. Ciò che veramente differenzierà la piattaforma sarà l’algoritmo che non premierà più like e reazioni ma solo i contenuti nuovi sulla piattaforma. Chiunque potrà, inoltre, modificare eventuali titoli fuorvianti o post che violino le regole della piattaforma. Nel programma di WT:Social sono previste le SubWikis: gestite da esperti nei vari settori di interesse.
Quali sono i rischi per WT: Social?
Il rischio principale è di non riuscire ad ottenere abbastanza iscritti da poter essere una reale alternativa ai classici social media. Jimmy Wales ha dichiarato
L’obiettivo non è arrivare a 50.000 o 500.000 iscritti ma a 50 e poi a 500 milioni
Per adesso sono solo 230.000 ma secondo Wales su esempio di Netflix e Spotify, gli utenti sono disposti a pagare se il servizio si dimostra di qualità.
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