The Queen’s Justice: la recensione di Game of Thrones 7×03

ATTENZIONE SPOILER SULLA 7X03!!!!

Siamo quasi al giro di boa della stagione e la 7×03 di Game of Thrones, The Queen’s Justice, accelera nel riprendere le fila di tutte le storyline iniziate e le fa convergere, quando non addirittura chiudere. The Queen’s Justice è una puntata dove succede moltissimo anche se all’apparenza non accade nulla; è un episodio dove la politica prende il sopravvento sulle battaglie, che rimangono relegate in un angoletto a fare quasi da sfondo. Qualcuno avrà storto il naso, probabilmente; noi no.

the Queen's Justice

 

Probabilmente qualcuno sarà rimasto deluso dell’incontro tra Jon Snow e Daenerys Targaryen. Tutto il fandom avrebbe probabilmente desiderato che i due si innamorassero perdutamente l’uno dell’altro, ma il dialogo, per come si è svolto, è stato molto più realistico ed in linea con i personaggi. Troviamo da un lato Daenerys, cresciuta con l’idea che la sua famiglia sia stata ingiustamente privata del trono, con un fratello che aveva come unico scopo nella vita mettere insieme un esercito e marciare su Westeros; una ragazza venduta ad un Khal Dothraki in cambio di aiuto militare, che ha saputo non solo conquistare il cuore di Drogo, ma anche il suo khalasaar; e da lì Pentos, Astapor e Meereen, tutto con le sue sole forze. È normale che non abbia nessuna ragione di piegarsi davanti ad un lord autoproclamatosi Re.

 

Dal canto suo Jon sa cosa sta marciando oltre la Barriera, in direzione di Westeros; ha già affrontato gli Estranei ed è perfettamente conscio che senza l’aiuto di Daenerys il Nord soccomberà, e dopo di lui tutti i Sette Regni. Non può andarsene a mani vuote e non può lasciare che una straniera appena arrivata metta in discussione la sua autorità.

Abbiamo di fronte due personaggi orgogliosi e cocciuti, che non potevano comportarsi diversamente. E in mezzo a loro Tyrion, che dopo una stagione un po’ in sordina, riprende un ruolo di rilievo, facendo esattamente quello che sa fare: parlare e consigliare, e far capire a Daenerys che è meglio cedere un passo e consentire a Jon di prendere il vetro di drago, piuttosto che incaponirsi e perdere un potenziale alleato. Il “Nano di Castel Granito” è cresciuto a pane e politica, sa come comportarsi e soprattutto è molto più trasparente di Varys. Dany si fida di lui, e anche Jon. Chi meglio di lui per risolvere una situazione di impasse? Nota a margine: vedere questi tre colloquiare ci ha fatto ripensare alla teoria delle tre teste del drago, secondo la quale sarebbero proprio Daenerys, Jon e Tyrion. Sarà davvero così?

In tutto ciò il piano di Daenerys subisce un altro duro colpo, perché se è vero che le battaglie non ci vengono mostrate, è anche vero che fanno parte del plot di questa puntata: gli Immacolati prendono Castel Granito, ma dalle mura si vede la flotta di Euron Greyjoy attaccare e distruggere la rimanente flotta della Madre dei Draghi. In quel mentre l’esercito dei Lannister, comandato da Jaime, conquista Alto Giardino, quasi senza colpo ferire, annientando così anche i Tyrell.

E qui si apre una delle scene più belle della puntata e, forse, dell’intera stagione: Lady Olenna attende Jaime già vestita a lutto, conscia del destino che la attende. Sa che Cersei non lascerà mai impunito il suo tradimento, per questo domanda a Jaime quale sarà la sua morte. Probabilmente, fosse dipeso da Cersei, ad Olenna sarebbe toccata una sorte tremenda; ma qui non c’è la regina a dispensare giustizia (da cui il titolo dell’episodio) ma Jaime; e il fratello è di tutt’altra pasta: riempie due bicchieri di vino e in uno versa del veleno, assicurando ad Olenna che non soffrirà.

Con la consapevolezza di una morte indolore, l’unica superstite di casa Tyrell espone i suoi pensieri a Jaime, mettendolo in guardia dalla follia di Cersei, attuando, poi, l’ultima, tremenda vendetta: confessare a Jaime di essere stata lei ad uccidere Joffrey. Strepitosa Olenna fino alla fine, più regina di quanto Cersei potrà mai essere. Mancherà.

The Queen’s Justice si abbatte, invece, su Dorne, o per lo meno su quello che ne rimane. Dopo aver accolto un Euron trionfante, che le consegna Ellaria Sand e la figlia come il regalo promesso nella 7×01, Cersei si reca nelle prigioni; ed è qui che attua la sua sadica vendetta. Le due serpi sono incatenate, madre e figlia l’una di fronte all’altra in modo che non possano raggiungersi per pochi centimetri.

Cersei è scortata dalla Montagna, e si diverte a ricordare a Ellaria come è morto il suo amato Oberyn; dopo di che sposta la sua attenzione su Tyene, la figlia di Ellaria; la consapevolezza che sarà lei a pagare con la vita viene evidenziata dallo sguardo di Ellaria, che da altezzoso e carico d’odio, si fa spaurito, sgomento, carico di lacrime. Ma solo quando Cersei bacia la ragazza capiamo la portata di quanto escogitato: occhio per occhio, Tyene morirà nello stesso modo di Myrcella, avvelenata dalla stessa sostanza, solo che lo farà davanti agli occhi impotenti della madre.

Questa è la potenza di Cersei: una donna disposta a tutto pur di mantenere il potere, una regina sulla quale non avremmo scommesso un centesimo al termine della prima puntata, ma che dopo 120 minuti ha capovolto la situazione ed ora si trova in netto vantaggio. Temo che l’unica speranza di Daenerys sia seguire il consiglio di Olenna e marciare su Approdo del Re.

the Queen's Justice

Considerazioni sparse:

  • Melisandre confessa a Varys di voler lasciare Westeros perché ha ottenuto quanto si era prefissata; ha fatto incontrare Jon e Daenerys, ha fatto incontrare il ghiaccio e il fuoco. Parole di un certo peso.
  • Esilarante l’antitesi tra le due presentazioni: “you stand in the presence of Daenerys Stormborn of the house of Targaryen, ecc.. ecc..” … … momento di silenzio imbarazzato … … “this is Jon Snow” … … … “he is King of the North”! #serDavosforpresident!!
  • A quanto pare Sam ha compiuto il miracolo, e Jorah Mormont è guarito. Ovviamente il primo pensiero del nostro #mainajorah va alla sua amata Danana … popolo della Friendzone gioite!
  • Tutti aspettavamo il ritorno di Arya a Grande Inverno; e invece è tornato Bran, con una verve pari solo a quella di un bradipo assonnato … meh
  • Euron Greyjoy è un personaggio odioso, decisamente sopra le righe e poco credibile. Ma i battibecchi tra lui e Jaime sono quanto di più esilarante questa serie ci abbia mai regalato.

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