Per prima cosa, sappiatelo, non ho ancora visto GLI ULTIMI JEDI, ottavo episodio della saga STAR WARS (a me sembra il nono, ma io conto anche ROGUE ONE).
Lo vedrò, a tempo debito.
Lo vedrò quando le torme di cinecoatti natalizi avranno mangiato gli ultimi pop-corn.
Quando sciameranno dai cinema.
Quei cinema che li accolgono solo “sotto le feste”.
I cinema dove, onnivori, saranno passati da Boldi a Luke Skywalker con la leggerezza di una ballerina di danza classica.
Eretici.
Lo vedrò, solitario, il 4 di gennaio, probabilmente un giovedì, quando in quel cinema saremo solo noi, i veri, gli ultimi, credenti, e potremo, finalmente, ritornare alla nostra “galassia lontana lontana”.
“E allora?” – diranno i miei lettori (e questa ragazzi è una citazione… vediamo chi la indovina) – “Di cosa ci parlerai?”
Vi parlerò dell’attesa, ma non solo.
Vi parlerò ella mia attesa per GLI ULTIMI JEDI, che mi ha portato la sera della prima a passare davanti al cinema, per “annusare l’aria”.
Poi racconterò della mia indifferenza a ogni notizia che poteva arrivare, prima dell’uscita del film.
E, infine, vi parlerò della mia assoluta atarassia riguardo agli spoiler, ma anche ai finti spoiler che, immancabili, da stamattina, popolano i mezzi di comunicazione.
A chi, ingenuo, mi chiede se ho visto il film rispondo: “l’assassino è il maggiordomo” e me la filo alla chetichella.
Non so nulla, ripeto, nulla de GLI ULTIMI JEDI.
Allo stesso modo di cui, non so nulla del mio futuro.
Forse non sono davvero un fan, forse non sono davvero un appassionato… Fate voi.
Ma sono un “credente”, su questo non ci piove.
(Il mio telefonino suona lo “Star Wars theme” ogni volta che chiama un amico, mentre alle “cattive conoscenze” è abbinato il sibilo di “Darth Vader”, tanto per farvi capire).
Sono un credente perché credo.
Credo davvero che, in “una galassia lontana lontana”, popolata di innumerevoli razze diverse, sfreccino astronavi grandi come pianeti e si combatta con le spade (laser, ma sempre spade…).
Star Wars, come ho già raccontato innumerevoli volte, non è più un universo “fantastico”. Per me è vivo e reale.
Proprio per questo suo essere reale.
Proprio per questo suo essere plausibile so già che GLI ULTIMI JEDI mi piacerà.
Magari non come L’IMPERO COLPISCE ANCORA, ma mi piacerà.
Come già detto non ho visto il film, lo ripeto, ma so con certezza cosa ci troverò dentro quando lo vedrò:
personaggi plausibili, una bella, vera, fantastica storia, in continua evoluzione (come la vita, del resto).
E poi:
battute (a volte tristi, a volte esilaranti, esattamente come quelle del mio amico Franco) robot, esplosioni, astronavi, ancora esplosioni, Chewbecca, la mia adorata Principessa Leia, qualche incongruenza, qualche sorpresa, qualche “calo del phatos”…
Ecco qua. È tutto. Che altro c’è da dire?
Se vi aspettavate la sorpresa finale, la recensione, lo spoiler… Semplicemente non è andata così.
Quando, un giovedì, avrò, finalmente, visto GLI ULTIMI JEDI allora, forse, ne riparleremo.
May the force be with you.
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