Chi è Corto Maltese, il marinaio romantico di Hugo Pratt

Un personaggio impossibile in un'era tecnologica come la nostra. Ma non impossibile da sognare

Prima che i simboli dell’avventura diventassero Indiana Jones e Jack Sparrow, un’intera generazione di ragazzi era cresciuta leggendo romanzi, libri. Sì, “libri”, quel bell’oggetto di arredamento che oggi è diventato sempre più demodé. Guardate bene, forse ne avete uno sotto il piede di un tavolo per evitare che balli… I libri in questione erano i romanzi di Malville, Conrad, Stevenson. Insomma, i grandi romanzi d’avventura di inizio ‘900. Un figlio di quella generazione cresciuta così, appassionato disegnatore, creò un cortocircuito felice inventandosi un tipo di fumetto che prima non c’era. Quell’uomo era Hugo Pratt, che il 15 giugno 2018, avrebbe compiuto 91 anni.
Nato a Rimini nel 1927, Pratt fu giramondo quasi per professione. Visse a lungo a Venezia, passò parte della sua adolescenza nell’Africa Orientale Italiana ai tempi della Guerra, si mosse fra Argentina e Stati Uniti. Insomma, cercò di vivere un po’ come gli scrittori che aveva amato. E unendo queste esperienze alla sua cultura, nel 1967, rientrato in Italia, diede i natali ad uno dei personaggi del fumetto più amati: Corto Maltese.

Chi è Corto Maltese

Corto Maltese è un marinaio, un pirata, un “gentiluomo di ventura”… insomma, è un po’ tutto e un po’ niente. È un uomo che non esiste, ma che tutti vorrebbero essere, forse lo voleva anche lo stesso Pratt. È un romantico fuori tempo massimo, che se ne frega del suo essere in ritardo e continua a crederci lo stesso. Fa il duro, ma in realtà potrebbe starsene ‘seduto su una panchina in autunno a vedere le foglie cadere’. È un uomo di azione e di avventura, che si innamora di continuo perché “è innamorato dell’idea di essere innamorato” pur portandosi dentro un grande amore perduto. È quel tipo di uomo che se ne sta con una sigaretta in mano a fissare il mare per ore e ore.

corto maltese
Corto Maltese

Anche lui, come i personaggi citati all’inizio, va in cerca di tesori, ma il più delle volte è vittima degli avvenimenti che gli capitano attorno. L’importante per lui non è mai il tesoro (che spesso non c’è o è deludente), ma l’avventura vissuta per arrivarci. Corto Maltese non è un eroe, come il fumetto fino ad allora aveva sempre proposto; non può salvare il mondo, è già tanto che riesca a salvare se stesso.

La creazione di Hugo Pratt

Corto Maltese avrà una storia editoriale abbastanza complicata, traslocando su varie riviste, sia in Italia che in Francia, fino ad avere la propria rivista omonima, edita dal 1983 al 1993. Fu su questa rivista, indirizzata ad un fumetto adulto, che fecero la loro comparsa in Italia capolavori assoluti del fumetto come “Watchmen”, “V per Vendetta” del maestro Alan Moore e “Il Ritorno del Cavaliere Oscuro” di Frank Miller.
Corto Maltese è un fumetto che prima non c’era, creò i presupposti del romanzo illustrato che, dall’altra parte della Manica chiameranno “Graphic Novel”. Dialoghi complessi, tempo scandito lentamente, una precisa ambientazione storica e geografica: insomma, un vero e proprio romanzo. Umberto Eco diceva, esagerando come suo solito, che quando voleva rilassarsi leggeva Hegel, quando voleva impegnarsi leggeva Corto Maltese.

Corto Maltese e Hugo Pratt saranno ammirati in tutto il mondo, tant’è che Frank Miller gli renderà un piccolo omaggio ne “Il Ritorno del Cavaliere Oscuro” dando all’isola dove succede qualcosa di simile alla crisi dei missili di Cuba proprio il nome di Corto Maltese.

hugo pratt
Hugo Pratt

L’epilogo

Le avventure del romantico marinaio furono pubblicate fra il 1967 e il 1988, per un totale di 29 storie di varia lunghezza ambientate in un arco narrativo che va dal 1905 al 1925. Poi Corto Maltese semplicemente sparisce. Diceva Pratt che in un mondo che stava diventando troppo tecnologico non ci sarebbe più stato spazio per un uomo come Corto. Dopo, Pratt si dedicherà ad altri progetti, come “Gli scorpioni del deserto”, ambientato nell’Etiopia della guerra.

Nel 2002 Corto Maltese diventerà protagonista di una serie animata molto fedele al fumetto, opera che Pratt non vedrà nascere in quanto morto nel 1995. Nella serie, la voce data al bel marinaio è quella di Luca Ward. Eccone un estratto, poi piangete.

Ora ditemi: non volete essere anche voi un po’ Corto Maltese?

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Mario Iaquinta

Nato da sua madre “dritto pe’ dritto” circa un quarto di secolo fa, passa i suoi anni a maledire il comunissimo nome che ha ricevuto in dote. Tuttavia, ringrazia il cielo di non avere Rossi come cognome, altrimenti la sua firma apparirebbe in ogni pubblicità dell’8×1000. Dopo questa epifania impara a leggere e scrivere e con queste attività riempie i suoi giorni, legge cose serie ma scrive fesserie: le sue storie e i suoi articoli sono la migliore dimostrazione di ciò. In tutto questo trova anche il tempo di parlare al microfono di una web-radio per potersi spacciare per persona intelligente senza però far vedere la sua faccia. Il soprannome “Gomez” è il regalo di un amico, nomignolo nato il giorno in cui decise di farsi crescere dei ridicoli baffetti. Ridicoli, certo, ma anche tremendamente sexy, if you know what I mean…
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